Pensione Precoci in attesa di novità importanti con la riforma delle pensioni inserita nella Legge di Bilancio 2022: con la scadenza della Quota 100, infatti, la Quota 41 è una delle misure al vaglio del Governo per una potenziale applicazione estensiva e, con la recente nuova valutazione delle categorie dei lavori gravosi, potrebbe consentire a nuovi beneficiari di accedere alla pensione agevolata. I lavoratori con 12 mesi di contribuzione effettiva prima dei 19 anni di età possono infatti ritirarsi con la Quota 41 (fino al 31 dicembre 2026), ossia con 41 anni di contributi a prescindere dal requisito anagrafico, a patto di rientrare in una delle categorie con diritto all’APe Sociale, tra cui anche i gravosi.
La Commissione tecnica del Governo incaricata di valutare la rischiosità dei lavori gravosi ha inserito nei giorni scorsi circa 40 nuove professioni che dovrebbero rientrare tra quelle che dovrebbero aver diritto alla pensione anticipata (es.: colf e badanti, saldatori e falegnami, conduttori di autobus e tranvieri, tassisti e benzinai, macellai e panettieri, insegnanti elementari, commessi e cassieri, operatori sanitari qualificati, magazzinieri, portantini, forestali, verniciatori industriali). L’ultima parola spetta però al Governo in base alle risorse che si potranno stanziare in Legge di Bilancio.
Pensione anticipata precoci: requisiti
Per andare in pensione con la quota 41, a prescindere dall’età, ai lavoratori precoci vengono infatti richiesti ulteriori requisiti, che limitano l’opzione a quattro categorie di lavoratori:
- dipendenti disoccupati a causa di un licenziamento individuale o collettivo, per giusta causa o risoluzione consensuale, che abbiano terminato da almeno 3 mesi, la fruizione della NASPI o altra indennità spettante;
- caregiver o dipendenti ed autonomi che al momento della domanda, assistono da almeno 6 mesi il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi della legge 194;
- lavoratori dipendenti e autonomi che hanno una riduzione della capacità lavorativa, con una percentuale di invalidità civile, superiore o uguale al 74%;
- addetti a mansioni usuranti o gravose. Le mansioni faticose che permettono questo specifico pre-pensionamento devono essere state svolte per almeno sette anni negli ultimi 10 anni di attività lavorativa e sono specificate dalla legge 67/2011. Ad esse si aggiungono ulteriori professioni indicate nella Legge di Bilancio 2017.
N.B. il requisito contributivo di 41 anni può essere perfezionato, su domanda, anche tramite il cumulo gratuito dei periodi assicurativi: quel che cambia è la decorrenza del trattamento:
- per che perfeziona i requisiti dal 1° gennaio, la decorrenza della pensione precoci è dopo tre mesi
- per chi matura i requisiti utilizzando il cumulo, la decorrenza è dal mese successivo all’apertura della finestra.
=> Pensione Precoci: scadenze e requisiti per la Quota 41
Pensione anticipata precoci: domanda e scadenze
Per la pensione precoci (anticipata rispetto alla maturazione dei requisiti previsti dal sistema previdenziale della Legge Fornero) si deve presentare domanda di riconoscimento del diritto entro il 1° marzo di ogni anno. La seconda finestra è fissata entro il termine del 30 novembre, ma in questo caso tutto dipende dalle risorse finanziarie residue.