La Riforma Pensioni va approvata entro la fine dell’anno e lo strumento potrebbe essere la Legge di Bilancio, nel frattempo in Commissione Lavoro alla Camera è iniziato il dibattito sulle diverse proposte formulate dai partiti per il dopo Quota 100: dalla proroga dell’APE Sociale e dell’Opzione Donna alla Quota 41 con allargamento della platea dei lavori usuranti. Il Governo deve presentare la bozza della Legge di Bilancio, Manovra economica per il 2022, entro venerdì 15 ottobre, poi il testo inizierà l’iter parlamentare durante il quale si dettaglieranno meglio le misure previste. Dunque, per metà ottobre va trovata necessariamente una linea comune sulla Riforma Pensioni.
Riforma Pensioni in Legge di Bilancio 2022
La legge deve introdurre nuovi meccanismi di flessibilità in uscita dal gennaio 2022, quando scade la sperimentazione della Quota 100. Ecco di seguito le proposte proposte in discussione in Commissione Lavoro alla Camera..
- Riforma Quota 100: estensione della platea dei gravosi ammessi oppure riduzione a 35 anni del requisito contributivo (un anno in più per gli autonomi, ossia Quota 101) .
- Quota 41, ovvero la possibilità di ritirarsi con 41 anni di contributi, senza requisito anagrafico.
- Super APE Sociale: prorogata ed estesa, per particolari categorie di lavoratori (disoccupati, caregiver, lavoratori con handicap, addetti a mansioni usuranti, comprese le nuove categorie allo studio), con 30 o 36 anni di contributi.
- Opzione Donna strutturale: con il requisito dei 35 anni di contributi e l’età anagrafica aggiornata ogni anno (nel 2021 è pari a 58 anni per le lavoratrici dipendenti e 59 anni per le autonome).
Il Governo ha aperto anche un tavolo con i sindacati su una serie di temi, fra i quali anche la riforma delle pensioni. Fra le proposte, anche tecniche, al centro del dibattito:
- Quota 102: un innalzamento del requisito per la quota 100, che richiederebbe dal 2022 64 anni di età e 38 di contributi.
- Opzione per il contributivo: ricalcolo della pensione interamente con il sistema contributivo, anche se ci sono versamenti precedenti al 1996, con 64 anni di età e 36 anni di contributi (con un meccanismo simile a quello dell’Opzione Donna).