Per calcolare lo stipendio netto a partire da quello lordo, è fondamentale considerare anche le tasse sulla retribuzione in busta paga.
In questo articolo spieghiamo come funziona la tassazione del lavoro dipendente, indichiamo quali sono i calcoli necessari per arrivare alla retribuzione netto mensile partendo dalla RAL annua, e come calcolare l’IRPEF dovuta, facendo anche alcuni esempi pratici su come si applicano le aliquote IRPEF sul reddito da lavoro dipendente. In questo modo, arriveremo a calcolare lo stipendio netto partendo dal lordo.
Vediamo come funziona con esempi pratici.
Stipendio al netto delle tasse: come si calcola
Il parametro fondamentale da considerare per calcolare lo stipendio al netto delle tasse è proprio il calcolo dell’IRPEF, che dipende dallo scaglione nel quale si rientra in base alla propria retribuzione lorda annua (RAL).
Tra le tasse sullo stipendio, trattenute dal datore di lavoro in qualità di sostituto di imposta, ci sono infatti le imposte sul reddito (IRPEF) e le addizionali comunali e regionali, oltre alle ritenute previdenziali e assistenziali (ovvero i contributi INPS a carico del lavoratore).
Anche nel calcolo delle agevolazioni che incrementano lo stipendio netto in busta paga (come il Bonus Renzi e le detrazioni fiscali per lavoro dipendente e per carichi familiari) bisogna tenere conto dell’IRPEF, non potendo essere superiori all’imposta da pagare.
=> CALCOLO STIPENDIO NETTO
Riassumendo, per sapere quanto si toglie dal lordo per arrivare al netto sullo stipendio:
- si parte dalla RAL;
- si sottraggono i contributi previdenziali e assistenziali, ottenendo l’importo imponibile;
- si applica l’IRPEF calcolato sull’imponibile;
- si sommano eventuali detrazioni e bonus.
Ecco la formula: (reddito imponibile – imposta lorda + detrazioni fiscali) / numero di mensilità
Come si applica l’IRPEF sul reddito da lavoro
Il nostro Ordinamento prevede che l’imposta sul reddito delle persone fisiche sia proporzionale al reddito generato. Quindi, l’IRPEF si calcola applicando una percentuale al reddito, con aliquote differenziate in base allo scaglione di reddito prodotto.
La revisione del meccanismo IRPEF per il 2024 ha lo scopo di abbassare le tasse ed aumentare lo stipendio netto in busta paga. Come? Riducendo l’aliquota d’imposta applicata al proprio reddito imponibile.
Le attuali aliquote IRPEF prevedono dunque tre scaglioni e le seguenti percentuali impositive:
- primo scaglione (redditi fino a 28mila euro): aliquota 23%
- secondo scaglione (redditi 28-50mila euro): aliquota 35%
- terzo scaglione (oltre 50mila euro): aliquota 43%
Per il 2025 dovrebbero essere confermate queste aliquote attraverso la Legge di Bilancio, e addirittura si ragiona su un intervento ulteriore per alleggerire anche il terzo scaglione.
Calcolare lo stipendio netto: un esempio pratico
Per capire nella pratica di quanto si può ridurre lo stipendio netto in busta paga una volta che sono state applicate le tasse sulla retribuzione lorda (applicando le detrazioni spettanti e calcolando la contribuzione dovuta), facciamo un esempio concreto.
Non ci dovremo stupire se, in modo progressivo e proporzionale all’importo lordo, il netto arriva a diminuire anche del 40%, con un minimo del 25% circa di riduzione rispetto al lordo: più elevata è la RAL e più pesante è l’imposizione fiscale IRPEF.
Esempio di stipendio netto dal lordo
Uno stipendio lordo mensile di 2.450 euro (con IRPEF al 23% fino a 28mila euro annui,corrispondente ad una RAL annua di circa 30mila euro (da cui sottrarre la ritenuta INPS),equivale ad uno stipendio netto mensile di 1850 euro (applicando le detrazioni e dividendo per le mensilità contrattuali).
Per calcolare uno stipendio netto a partire da un dato lordo, usa il nostro calcolatore gratuito dello stipendio netto, che restituisce in tempo reale l’importo delle tasse dovute sul lordo percepito.
Per conoscere ancora più in dettaglio i risparmi in busta paga dovuti alla riforma degli scaglioni applicata nel 2024, si può invece usare il calcolatore IRPEF, sempre gratuito e con risultato immediato.
Calcolo ed esempi di stipendio netto in part-time
Per calcolare lo stipendio netto con un contratto di lavoro part-time la formula per l’imposizione IRPEF è la stessa: (reddito imponibile – imposta lorda + detrazioni fiscali) / numero di mensilità
Ad incidere diversamente sul netto in busta paga (a favore del lavoratore) sarà il calcolo dei contributi perché, nonostante l’orario ridotto, il datore di lavoro deve versare la contribuzione piena, analoga a quella di un full-time.
Con una RAL di 15mila euro ed un tempo parziale di 20 ore settimanali, avremo quindi:
- imponibile 13.650 euro (RAL – ritenuta INPS calcolata al 9%)
- IRPEF 3.139 (aliquota 23%)
- stipendio netto mensile circa 1000 euro* (applicando le detrazioni e dividendo per le mensilità contrattuali)
* Ad incidere è anche l’addizionale regionale.