Lo sviluppo rurale costituisce uno dei pilastri dell’Unione Europea, che attraverso politiche attive a livello comunitario si propone di valorizzare le zone agricole e definire azioni mirate che coinvolgano i singoli Stati. Potenziare la competitività del settore agricolo è uno degli obiettivi principali della UE, così come favorire una gestione sostenibile delle risorse naturali e realizzare uno sviluppo territoriale equilibrato delle diverse aree. Proprio per partecipare alla Rete Rurale Europea (RRE) e integrarne le iniziative, è nata in Italia la Rete Rurale Nazionale (RRN), programma istituito nel 2008 per volontà del MiPAAF (Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali).
La Rete Rurale Nazionale si propone di supportare le politiche di sviluppo delle aree agricole, incentivando gli scambi di esperienze e conoscenze tra gli operatori del settore e le istituzioni, favorendo la condivisione con tutti i soggetti che vivono in questi territori. Rappresenta un organismo coordinatore nato al fine di migliorare la gestione dei programmi di sviluppo rurale, armonizzando e integrando le politiche agricole e sostenendo una Politica Agricola Comune semplice ed efficiente. Coordinando e monitorando le azioni portate avanti a livello nazionale, la RRN rappresenta un punto di riferimento per le aziende, per gli agricoltori, i cittadini e le comunità in generale che chiede risposte e interventi concreti in termini di opportunità, servizi, modelli di sviluppo comuni. Questi ultimi devono favorire la crescita economica, generare reddito, creare occupazione e offrire nuove opportunità ai giovani, ma anche incentivare l’innovazione e promuovere lo sviluppo sostenibile.
Rete Rurale Nazionale: un insieme che crea valore
La ruralità rappresenta una risorsa cruciale nel processo di creazione di valori per la collettività. Le imprese agricole, infatti, sono chiamate ogni giorno ad affrontare nuove sfide economiche, ambientali e sociali. La RRN svolge un ruolo cruciale per armonizzare e rendere efficienti i processi organizzativi disomogenei e discontinui, caratterizzati da una gestione locale spesso priva di linee guida comuni. Contribuendo a migliorare l’attuazione dei singoli programmi di sviluppo rurale, la Rete Rurale Nazionale valorizza le potenzialità del territorio, individuandone anche i punti critici e migliorando la governance.
Diffondendo buone prassi, conoscenze e modelli replicabili che possano migliorare lo sviluppo rurale, la RRN si allinea agli obiettivi definiti dal Piano strategico nazionale (PSN), dagli orientamenti strategici comunitari e dalla Rete Rurale Europea. È una rete dinamica che non solo crea relazioni proficue tra soggetti singoli, organismi associativi, istituzioni regionali, nazionali e sovranazionali, ma incentiva anche lo scambio e partecipazione collettiva e inclusiva.
Innovazione: leva per la competitività del sistema agricolo
L’innovazione rappresenta una leva fondamentale per la competitività e sostenibilità del sistema agroalimentare. Nell’ambito del programma della Rete Rurale Nazionale 2014-2020, ad esempio, è nato “Innovarurale” per soddisfare la crescente domanda di informazione e condivisione proveniente dagli addetti ai lavori e dalla società civile. Il catalogo delle innovazioni, in particolare, divulga e condivide le innovazioni già attuate dalle aziende agricole, in modo tale che possano diventare uno stimolo per la nascita di nuove idee e per l’implementazione delle stesse in ambiti agricoli simili e differenti.
Sviluppo sostenibile e crescita responsabile
Uno degli obiettivi primari della RRN è quello di migliorare la coesione sociale e promuovere maggiore responsabilità nei cittadini, rendendoli consapevoli delle sfide che l’agricoltura moderna deve affrontare per favorire la crescita sostenibile. Questo approccio coinvolge anche i temi della formazione e della comunicazione, che assume un ruolo fondamentale per diffondere le opportunità alla platea di potenziali beneficiari e informare la società civile sui benefici generati dalla politica di sviluppo rurale. Uno degli strumenti messi in atto dal Programma Rete Rurale Nazionale 2014-2020 è rappresentato dalla rosa di progetti formativi rivolti rispettivamente alle scuole primarie (Rural4kids), secondarie (Rural4teens) e Università (Rural4Youth).
Nuove opportunità per i giovani
La RRN considera i giovani il driver principale del cambiamento, rendendoli protagonisti di un’agricoltura moderna, innovativa, competitiva, multifunzionale e rispettosa dell’ambiente. Oltre alle iniziative divulgative e informative, la Rete Rurale Nazionale promuove progetti per far conoscere le misure di sostegno agli investimenti in agricoltura che hanno come destinatari proprio i giovani, nell’ottica di incentivare le iniziative di imprenditoria giovanile e favorire nuova occupazione nel settore.
Sostegno agli obiettivi del Recovery Plan
La RRN riveste un ruolo determinante nell’attuazione e nella gestione delle politiche di sviluppo rurale in Italia, soprattutto alla luce delle misure previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) approvato da Governo Draghi e sostenuto dalla Commissione Europea. Il rilancio del Paese passa anche attraverso la valorizzazione dell’ecosistema rurale e la promozione dello sviluppo agricolo: la seconda missione del PNRR, infatti, prevede l’arrivo di nuovi fondi per lo sviluppo di una filiera agroalimentare sostenibile, stanziando ad esempio 800 milioni di euro per sviluppo della logistica e 1,5 miliardi per il Parco Agrisolare, oltre a 500 milioni per l’innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo.
Traguardi conseguiti e obiettivi futuri
La Rete Rurale Nazionale ha raggiunto notevoli risultati insieme ai PSR di tutta Italia. La programmazione 2014-2020 ha puntato sul coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, sulla visibilità delle politiche comunitarie e nazionali, focalizzando l’attenzione sulle opportunità per i giovani e sulla divulgazione di best practice aziendali in tema di innovazione nel settore agroalimentare e forestale. Nel biennio 2019-2020, nel dettaglio, sono state definite 24 aree di attività, 37 schede e 538 output di progetto, realizzati in ambito locale, regionale e nazionale.
Per quanto riguarda il piano biennale 2022-2023, invece, vengono introdotti nuovi interventi tenendo conto delle ambiziose sfide sulla sostenibilità e inclusività sistema agricolo, alimentare e forestale. L’attenzione è anche focalizzata sulle misure specifiche che l’Unione Europea ha promosso alla fine del 2020 per rispondere all’impatto dell’emergenza sanitaria, azioni che riguardano il settore agricolo e le aree rurali dei Paesi membri.
Per maggiori informazioni sulla Rete Rurale Nazionale visita il portale ufficiale del programma RRN.