Caregiver familiare in Lazio: riconoscimento e linee guida

di Teresa Barone

10 Giugno 2021 08:00

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La Regione Lazio vara le linee guida per il riconoscimento del Caregiver familiare, inserimento in elenco e iniziative di sostegno.

La Giunta regionale del Lazio approva le “Linee guida regionali per il riconoscimento del Caregiver familiare, la valorizzazione sociale del ruolo e la promozione di interventi di sostegno”. Un’iniziativa che si basa sullo stanziamento di risorse fino a 6milioni di euro, finalizzate a supportare queste figure fondamentali nella rete di assistenza alla persona con disabilità e non autosufficienza. Obiettivo delle linee guida è offrire supporto e sollievo a coloro che si impegnano per garantire il benessere psico-fisico delle persone fragili, coinvolgendo queste figure assistenziali fin dalla individuazione del PAI (Piano Assistenziale Integrato), che dovrà tenere conto anche dei bisogni personali di chi svolge assistenza, con la garanzia di mantenere i propri impegni quotidiani e le aspettative future. La definizione PAI, infatti, sarà condivisa nei contenuti e nelle finalità dai principali interlocutori, compreso il Caregiver familiare, mentre l’Unità di Valutazione Multidimensionale (UVM distrettuale) svolgerà una valutazione anche delle necessità di questa figura.

La Regione Lazio approva anche la “Scheda Caregiver familiare”, firmata congiuntamente dall’assistito, un modello unico utilizzato su tutto il territorio regionale che servirà per costituire un elenco formale dei “Caregiver familiari”, costantemente aggiornato.

Con il pieno riconoscimento del Caregiver, abbiamo raggiunto un importante traguardo.

Per l’Assessore alle Politiche Sociali Welfare, Beni Comuni e ASP Alessandra Troncarelli, una formalizzazione necessaria, a sostegno di una figura sempre più cruciale nell’ambito del sistema di assistenza dal momento che il progressivo invecchiamento della popolazione, le condizioni di disabilità e non autosufficienza, la cronicità e le patologie degenerative determinano un ricorso sempre più frequente al supporto informale offerto dal contesto familiare.