Anche i datori di lavoro del settore privato potranno ricorrere allo Smart Working semplificato fino al 31 dicembre 2021, senza preventivo accordo con il lavoratore, come stabilito da un emendamento al Decreto Riaperture. Già prevista dal Decreto Proroghe solo per la Pubblica Amministrazione, questa possibilità riguarda ora anche i dipendenti delle aziende private e si applica a ogni rapporto di lavoro subordinato, anche in assenza di precedenti accordi individuali. Il testo del Decreto Riaperture, in Aula alla Camera dal 4 giugno, contiene emendamenti mirati a estendere fino alla fine dell’anno l’applicazione della disposizione relativa al lavoro agile.
La semplificazione consente ai datori di lavoro di comunicare al Ministero del Lavoro, in via telematica, i nominativi dei lavoratori coinvolti nelle prestazioni da remoto utilizzando esclusivamente l’applicativo informatico “SmartWorking” disponibile sul sito ministeriale e accedendo con SPID o CIE. La procedura semplificata, finalizzata a favorire la diffusione dello Smart Working riducendo i tempi di attivazione e il complesso iter burocratico standard, non richiede l’invio in allegato dell’accordo stipulato con il lavoratore.