La riforma pensioni allo studio del Governo dovrebbe rinnovare l’APe Sociale anche nel 2025 ma non vi è ancora alcuna certezza, pertanto è bene non attendere e fare domanda subito, requisiti permettendo, sfruttando la finestra temporale in scadenza il 15 luglio 2024.
Si tratta di una formula di flessibilità in uscita (non una pensione anticipata ma un accompagnamento alla pensione di vecchiaia, carico dello Stato) riservata a particolari categorie tutelate, a cui viene riconosciuto un sussidio mensile il cui importo massimo può arrivare a 1.500 euro lordi.
APe Sociale 2024: beneficiari e requisiti
Possono accedere all’APe Sociale coloro che hanno raggiunto, o raggiungeranno entro il 31 dicembre, 63 anni e 5 mesi di età, contro i 67 anni richiesti per la pensione di vecchiaia, a patto di appartenere ad una delle seguenti categorie di lavoratori iscritti all’INPS, anche in Gestione separata:
- disoccupati per licenziamento, dimissioni per giusta causa, risoluzione consensuale intervenuta nell’ambito della procedura di licenziamento economico, o per scadenza naturale di un contratto a termine, a patto di aver avuto, nei 36 mesi precedenti la cessazione del rapporto di lavoro, periodi di lavoro dipendente per una durata di almeno 18 mesi. Viene inoltre richiesto di aver concluso la fruizione, da almeno tre mesi, dell’intera indennità di disoccupazione spettante (NASpI, Dis-Coll, ecc.);
- caregiver che assistono, da almeno sei mesi, il coniuge, la persona in unione civile o un parente di I grado, convivente, con handicap grave (ex legge n. 104/1992), ovvero i parenti di II grado (conviventi), qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap abbiano compiuto 70 anni d’età oppure siano anche loro affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti;
- invalidi civili almeno al 74%;
- addetti a mansioni gravose che hanno svolto una o più attività gravosa da almeno 7 anni negli ultimi 10, ovvero almeno 6 anni negli ultimi 7, in via continuativa.
Requisiti ulteriori
L’accesso al beneficio è subordinato alla cessazione di attività di lavoro dipendente, autonomo e parasubordinato svolta in Italia o all’estero.
Bisogna anche non essere titolare di una pensione diretta; avere un minimo di 30 anni di contributi (o 36 anni per chi svolge attività gravose), maturare una pensione di vecchiaia d’importo non inferiore a 1,5 volte l’importo della pensione minima INPS. Alle lavoratrici che sono anche mamme rientrano tra i beneficiari dell’APe Social, viene concesso lo sconto di un anno sul requisito contributivo per ogni figlio, anche adottivo, fino a un massimo di 2 anni.
Nel 2024 c’è infine un nuovo vincolo: il rispetto del limite massimo di 5mila euro annui per il cumulo con i redditi da lavoro dipendente o autonomo a(d eccezione del lavoro occasionale).
Per calcolare la soglia, rilevano i redditi percepiti nell’anno solare di accesso all’APE, quindi si conteggiano anche quelli precedenti al mese di decorrenza e quelli successivi al raggiungimento dei 67 anni (quando scatta invece la pensione di vecchiaia).
APe Sociale: come fare domanda
Il procedimento per ottenere l’APe Sociale prevede la presentazione di due istanze distinte con tempi differenti.
La prima domanda è quella per il riconoscimento del diritto da parte dell’INPS, che fornirà in risposta alla richiesta di certificazione l’esito positivo della richiesta con l’indicazione della prima decorrenza utile, ovvero con differimento della decorrenza (in caso d’insufficienza delle risorse finanziarie). In alternativa, fornirà il motivi del rigetto della domanda, qualora non sussistano le condizioni per il diritto.
In caso di risposta positiva da parte dell’INPS il beneficiario di APe Social può inoltrare la seconda istanza, ovvero la domanda vera e propria di liquidazione del trattamento. Per questa seconda domanda non c’è un termine.
NB: contestualmente alla domanda di certificazione del diritto (o nelle more dell’istruttoria), il soggetto già in possesso di tutti i requisiti – compresa la cessazione dell’attività lavorativa – può presentare la domanda di accesso alla prestazione, questo al fine di non perdere ratei di trattamenti.
L’indennità verrà erogata a partire dal mese successivo a quello di presentazione della domanda. L’importo massimo della pensione con APE Sociale è rimasto di 1.500 euro lorde mensili. Non si matura la tredicesima e non si ha diritto alla rivalutazione.
APe Sociale: scadenze 2024
La scadenza utile per presentare istanza di riconoscimento del diritto all’APe Sociale è il 15 luglio.
La domanda potrà essere inoltrata anche successivamente, purché entro il 30 novembre, ma in quel caso l’accoglimento dell’istanza sarà vincolato alla disponibilità di risorse residue sufficienti.