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Smart Working di vicinato, prima sperimentazione a Milano

di Teresa Barone

20 Maggio 2021 07:30

Il progetto Smart Working Community per mettere a disposizione spazi di lavoro di vicinato e ridurre il rischio di contagio da Covid.

L’Amministrazione comunale del capoluogo lombardo mette in atto nuove misure per implementare modalità di lavoro agile, favorendo una migliore organizzazione dei tempi e degli spazi anche andando incontro alle norme di sicurezza imposte dal Covid. Grazie all’accordo di collaborazione tra il Comune di Milano e Fondazione Assolombarda, infatti, vengono messe a disposizione sedi private da destinare inizialmente allo Smart Working dei dipendenti comunali, coinvolgendo in un secondo momento anche i lavoratori delle aziende private.

Si tratta di una soluzione innovativa, infatti, che si basa sulla realizzazione in via sperimentale del progetto “Smart Working Community”, mirato a rendere disponibili spazi lavorativi per ospitare sia i dipendenti delle imprese aderenti alla community sia i dipendenti del Comune di Milano, in modo da ridurre gli spostamenti casa-lavoro e limitare le possibilità di esposizione al contagio.

Grazie alla sottoscrizione di questo protocollo e alla collaborazione con le aziende di Assolombarda che metteranno a disposizione dei dipendenti del Comune i loro spazi attrezzati – afferma Cristina Tajani, Assessora alle Politiche per il Lavoro, Attività Produttive, Commercio e Risorse Umane – potremmo raggiungere un triplice obbiettivo: decongestionare il trasporto pubblico limitando i trasferimenti periferia-centro, migliorare la conciliazione vita-lavoro risparmiando tempo ed emissioni inquinanti; favorire la vitalità dei quartieri contribuendo così a sviluppare una reale città policentrica e inclusiva.

La sperimentazione del progetto andrà avanti fino al 31 dicembre 2021 e non prevede alcuna spesa per il Comune di Milano.