Si è conclusa l’attività di accertamento per il primo bimestre 2021 condotta dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro, in alcuni casi anche in collaborazione con il personale ispettivo INPS, in materia di ammortizzatori sociali: sono state sottoposte ad accertamento 1.989 aziende (per 29.244 lavoratori), da cui sono emerse 433 posizioni lavorative irregolari, per oltre 250mila euro di aiuti non spettanti.
Le verifiche hanno riguardato CIG e CIGD con causale Covid 19, FIS e altri Fondi, in particolare quello di solidarietà bilaterale per l’artigianato.
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Le irregolarità più diffuse: truffa, indebita fruizione degli ammortizzatori sociali, mancato rispetto dei criteri di rotazione del personale, fruizione di un numero di ore di cassa maggiore di quelle autorizzate, attività lavorativa o somministrazione di lavoro durante la fruizione della cassa, attribuzione di trattamenti di integrazione salariale non spettanti, simulazione di rapporti di lavoro subordinati allo scopo di ottenere gli ammortizzatori. Non sono mancatele neppure rilevazioni di casi di lavoro in nero.
L’attività ispettiva in materia di ammortizzatori sociali e di misure a sostegno deal reddito proseguirà per tutto il 2021.