Le principali vittime economiche e sociali della pandemia sono le donne, indipendentemente dall’età e dalla collocazione geografica. Secondo l’indagine “La condizione economica femminile in epoca di Covid-19” realizzata da Ipsos per WeWorld, la situazione economica femminile nell’ultimo anno è peggiorata per una donna su due sia al Nord che al Centro e Sud. Prendendo in considerazione le donne occupate, inoltre, cresce il timore di perdere il lavoro ma anche la percentuale di coloro che hanno dovuto rinunciare a cercare un’occupazione a causa del Covid. Il report – che sarà presentato nel corso dell’Edizione Speciale di WeWorld Festival – fa parte della campagna di WeWorld #maipiùinvisibili contro la violenza sulle donne.
Analizzando da vicino i dati dell’indagine, il 60% delle donne non occupate con figli ha ammesso di aver avuto una riduzione di almeno del 20% delle proprie entrate economiche durante la pandemia, tanto che il 51% dipende maggiormente da famiglia e partner rispetto al passato.
Il 38% delle donne, inoltre, ha dichiarato di non riuscire a sostenere una spesa imprevista, percentuale che sale al 46% tra le madri con figli. Anche in carico familiare sembra essere una prerogativa quasi esclusivamente femminile, mentre ammonta all’80% la percentuale di donne che dichiara un impatto devastante sulle proprie relazioni sociali. Il 76% delle intervistate, infine, ha visto un impatto negativo sulla voglia di fare progetti per la propria vita.
Un dato che accende diverse spie di allarme è quello per cui il 60% delle donne non occupate con figli dichiara di aver avuto nella pandemia una significativa riduzione del proprio reddito – commenta Elena Caneva, Coordinatrice del Centro Studi di WeWorld -. Il che ci segnala da un lato una preoccupante dipendenza economica dal partner di una parte di loro, dall’altra un forte impatto della pandemia sul lavoro sommerso, soprattutto quello di cura e assistenza domestica tra chi oggi non ha un’occupazione.