Si arricchisce di ulteriori 20 milioni di euro il plafond di risorse stanziato dalla Giunta regionale veneta per rilanciare lo strumento dell’Assegno per il lavoro, una misura volta a favorire l’inserimento occupazionale degli over 30 privi di impiego. Su proposta dell’assessore al lavoro Elena Donazzan, l’amministrazione regionale ha deliberato la prosecuzione del finanziamento relativo alla sperimentazione dell’iniziativa, che si è dimostrata una misura di successo per incentivare l’attivazione della persona nella ricerca attiva del lavoro attraverso la personalizzazione del percorso, anche tenendo conto delle conseguenze generate dalla pandemia in ambito occupazionale.
L’Assegno per il lavoro si dimostra uno strumento efficace, veloce e utile per l’inserimento al lavoro e la differenza con il Reddito di cittadinanza diventa sempre più marcata – sottolinea Donazzan. – Il paragone tra queste due azioni fa emergere che il nostro Assegno per il Lavoro in 10 giorni circa mette il disoccupato nelle condizioni di poter realmente trovare un lavoro, pone in una sana concorrenza il sistema privato dei Servizi per il Lavoro e obbliga il CPI ad essere sempre aggiornato.
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Stando agli esiti del report di monitoraggio relativo alla situazione fino al 30 settembre 2020, gli Assegni per il lavoro rilasciati dai Centri per l’Impiego del Veneto sono stati complessivamente 47.206. L’Assegno per il Lavoro, nello specifico, consiste in un bonus concesso ai disoccupati over 30 per accedere a servizi gratuiti di orientamento, formazione e inserimento lavorativo erogati dai Centri per l’Impiego.