In attesa della Circolare che illustra i dettagli della proroga al 31 dicembre 2021 disposta dalla Legge di Bilancio, l’INPS ha fato il via alle nuove domande di certificazione del diritto all’APE Sociale. Il via ufficiale è sancito dal Messaggio n. 62 dell’8 gennaio, che comunica la riapertura delle domande di riconoscimento delle condizioni per l’accesso all’anticipo pensionistico a carico dello Stato.
Beneficiari e requisiti APE Sociale 2021
Possono presentare richiesta i soggetti (dipendenti e privati, autonomi e parasubordinati, esclusi i liberi professionisti iscritti alla previdenza provata) che, nel corso dell’anno 2021, maturano tutti i requisiti e le condizioni previste dall’articolo 1, commi da 179 a 186, della legge n. 232/2016 e successive modificazioni. Possono inoltrare domanda di APE Sociale anche tutti coloro che hanno perfezionato i requisiti negli anni precedenti e che non avevano ancora richiesto il beneficio.
L’APE Sociale spetta ad alcune categorie di lavoratori con 63 anni di età:
- disoccupati involontari da almeno tre mesi (o anche dopo un contratto a termine se nei tre anni precedenti hanno avuto periodi di lavoro dipendente per almeno 18 mesi), caregiver familiari da almeno sei mesi (per coniuge, persona in unione civile o parente di primo grado convivente con handicap grave ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 104/1992) e disabili almeno al 74%, se hanno almeno 30 anni di contributi;
- addetti a mansioni gravose (6 anni negli ultimi 7 oppure 7 anni negli ultimi 10), se hanno almeno 36 anni di contributi.
La normativa di riferimento è data dai commi 179 e seguenti della legge 232/2016, con successive modifiche, che hanno introdotto alcune agevolazioni. Per le donne è prevista uno sconto sui requisiti contributivi richiesti: 12 mesi per ciascun figlio, nel limite massimo di 2 anni. Per operai addetti ad attività di Agricoltura e Zootecnia si calcola in maniera integrale come anno di lavoro il numero minimo di giornate maturate, ossia 156 giorni.
Importo e decorrenza APE Sociale
Il trattamento di APE Sociale consiste in un assegno mensile erogato dall’INPS fino alla pensione di vecchiaia (non è prevista tredicesima pensione). Il suo importo è pari alla rata mensile di pensione calcolata al momento della decorrenza del trattamento. Ad ogni modo, esiste un tetto massimo mensile, che è pari a 1.500 euro lordi (non soggetti a rivalutazione annuale).
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Per non perdere ratei di trattamento (la cui decorrenza non è legata alla maturazione del requisito ma al momento della domanda) agli aspiranti pensionandi con APE Sociale è consigliato non attendere ma inoltrare la domanda vera e propria non appena raggiungono le condizioni di accesso al beneficio.