La legge di Bilancio 2021 proroga le misure anti-Covid a favore dei lavoratori fragili, riproponendo sia l’equiparazione della quarantena alla degenza ospedaliera sia il diritto allo smart working. In entrambi i casi, si tratta di una estensione a fine febbraio.
Viene così sanato un vuoto normativo che aveva creato una sorta di doppio binario negli ultimi mesi dell’anno per questa categoria di lavoratori, con il diritto all’equiparazione della quarantena alla degenza ospedaliera che si era interrotto lo scorso 15 ottobre, con l’introduzione del diritto allo smart working. Ora, dal primo gennaio al 28 febbraio 2020, i lavoratori fragili possono utilizzare entrambi gli strumenti.
Le misure previste dalla Legge di Bilancio 2021 riguardano i lavori ritenuti fragili, con contratto di lavoro dipendente nel pubblico e nel privato. Sono coloro ai quali viene attestata una condizione di rischio derivante da immunodepressione, patologie oncologiche, svolgimento di terapie salvavita, disabilità grave.
Diritto alla malattia
Tecnicamente, la Manovra proroga al 28 febbraio 2021 le disposizioni dei commi 2 e 2 bis dell’articolo 26 del dl 18/2020. Quindi, fino a tale data, per i lavoratori fragili il periodo di assenza dal lavoro per quarantena con sorveglianza attiva o in permanenza domiciliare fiduciaria, è equiparato al ricovero ospedaliero, quindi retribuito e gestito come la malattia. Viene prescritto dalle autorità sanitarie competenti, o dal medico di assistenza primaria che ha in carico il paziente, sulla base delle certificazioni necessarie per lo stato di fragilità sopra descritto.
Attenzione: la norma vieta all’azienda di monetizzare le ferie non fruite da questi lavoratori a causa dell’assenza dal servizio causa Covid.
Diritto allo smart working
La proroga al 28 febbraio 2021 riguarda anche il diritto allo smart working. In pratica, i lavoratori fragili «svolgono di norma la prestazione lavorativa in modalità agile, anche attraverso l’adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi vigenti, o lo svolgimento di specifiche attività di formazione professionale anche da remoto».
=> Lavoratori fragili in smart working: istruzioni INPS
Le alternative
Quindi, per riassumere, dal primo gennaio al 28 febbraio 2021 i lavori fragili hanno diritto allo smart working, anche sotto forma di formazione a distanza, in tutti i casi in cui la tipologia di attività la consenta (con le regole di flessibilità relativa alle mansioni sopra riportate). Nel caso in cui sia prevista l’assenza del servizio causa Covid (ipotesi che, evidentemente, interviene quando non è possibile lo smart working), questi lavoratori hanno diritto all’indennità per degenza ospedaliera.
La norma sui lavoratori fragili è stata inserita in Manovra nel corso dell’esame della commissione Bilancio della Camera, da cui è uscito il testo definitivo. L’approvazione finale deve avvenire entro il 31 dicembre 2020 per l’entrata in vigore a inizio 2021.