La seconda ondata della pandemia ha generato un netto rallentamento delle ricerche di lavoro, in controtendenza rispetto a quanto si era verificato lo scorso aprile. A segnalarlo sono i dati raccolti da Applavoro.it, piattaforma che mette in contatto domanda e offerta e che ha messo in evidenza una reazione degli utenti differente rispetto a quanto avvenuto durante il primo lockdown.
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I dati registrati negli ultimi due mesi sono davvero preoccupanti, spiega Marco Contemi, fondatore di Applavoro.it.
Al contrario di quanto accaduto ad aprile, nel mese di novembre la situazione è letteralmente sprofondata, facendo registrare un pesante risultato negativo (- 61%). La seconda ondata di Covid sembra aver spento le speranze di trovare un impiego, soprattutto per la fascia più giovane (18 – 25).
Osservando l’andamento generale da marzo a novembre 2020, in un primo momento si è evidenziato un calo del 34,12% rispetto al periodo pre-Covid, tuttavia nel mese di aprile gli utenti hanno fatto registrare una forte impennata per quanto riguarda la ricerca di lavoro online (+84,43% rispetto a marzo). Un trend positivo che ha caratterizzato anche maggio, mentre a giugno si è registrata una frenata rispetto al mese precedente.
La ripresa è stata evidente anche a luglio (+11%) – grazie all’apertura di molte località turistiche – e ad agosto (+15% rispetto a luglio). Settembre e ottobre, infine, hanno visto rispettivamente crescere del 19% e diminuire del 23% l’attività di ricerca di lavoro online.
Il nostro consiglio – sottolinea Contemi – è di non fermarsi, anzi, bisogna sfruttare questo particolare momento per migliorarsi, seguire corsi di formazione e di aggiornamento, realizzare una video presentazione professionale da inviare alle aziende, e per focalizzarsi sul profondo mutamento del mercato del lavoro, e quindi, su quali saranno le skills ed i profili sempre più richiesti in futuro così da farsi trovare pronti per la ripartenza.