Nuovi congedi parentali e bonus baby sitter nelle zone rosse. Il Decreto Ristori Bis prevede nuove agevolazioni per i genitori di studenti delle scuole medie inferiori che restano a casa, con il meccanismo già previsto dalle precedenti disposizioni.
- Il congedo spetta solo ai dipendenti, è retribuito al 50%, i genitori ne hanno diritto esclusivamente se entrambi lavorano, non possono utilizzarlo contemporaneamente, ma possono alternarsi.
- Il bonus baby sitter spetta a tutti i lavoratori, nel limite di mille euro, sempre alternandosi.
Vediamo nel dettaglio come funziona lo strumento di conciliazione lavoro famiglia.
Congedo Covid zone rosse
Il nuovo congedo parentale con causale Covid è previsto dall’articolo 13 del decreto 149/2020, in vigore dal 9 novembre (giorno della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale). Possono utilizzarlo i genitori lavoratori dipendenti, nella sola ipotesi in cui entrambi lavorino in presenza. La norma esclude esplicitamente l’ipotesi di utilizzo del congedo se i genitori sono in smart working.
Il congedo è previsto solo in fascia rossa per l’intera durata della sospensione dell’attività didattica in presenza nelle scuole medie. Se i figli hanno una condizione di disabilità grave (accertata in base all’articolo 4, comma 1, legge 104/1992), il congedo spetta per scuole di ogni ordine e grado, o per la chiusura dei centri diurni a carattere assistenziale.
E’ retribuito al 50%, con riconoscimento di contribuzione figurativa piena. Bisogna presentare domanda all’INPS, le richieste vengono accettate in presenza dei requisiti e fino ad esaurimento delle risorse stanziate (pari a 52,1 milioni di euro per l’anno 2020).
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Bonus baby sitter zone rosse
Il bonus baby sitter, regolamentato dall’articolo 14 dello stesso decreto, spetta a tutti i lavoratori iscritti a una gestione INPS, genitori di studenti delle scuole medie (o di tutte le scuole nel caso di studenti con disabilità grave), sempre limitatamente alle zone rosse. Hanno diritto a fruire di uno o più bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting nel limite massimo complessivo di mille euro, da utilizzare per prestazioni effettuate nel periodo di sospensione dell’attività didattica in presenza.
Anche in questo caso, il bonus è riconosciuto alternativamente ai genitori, e nelle sole ipotesi in cui la prestazione lavorativa non possa essere svolta in modalità agile. Il bonus non spetta nel caso in cui nel nucleo familiare ci sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito, disoccupato o non lavoratore. Ci sono due precisazioni importanti: il bonus non spetta se la prestazione di baby sitting è resa da un familiare (quindi sono esclusi i nonni per intenderci). Hanno diritto al bonus anche i genitori affidatari.
Bisogna presentare domanda all’INPS, il bonus viene erogato tramite il libretto famiglia, con il consueto meccanismo. Anche in questo caso, l’INPS rigetta le domande se viene superato il limite di spesa.