L’Ordinanza del Ministro della Salute, che ha seguito il Dpcm del 3 novembre, colloca la Lombardia tra le regioni considerate a maggiore rischio contagio da Covid-19, e alle quali si applicano le restrizioni previste per la cosiddetta fascia rossa.
Si applicano pertanto le misure di contenimento indicate agli artt. 1 e 3 del Dpcm e cessano quindi contestualmente di avere effetto le precedenti ordinanze del Presidente della Regione. In pratica un semi-lockdown da cui sono escluse, rispetto a marzo, alcune attività produttive e contesti scolastici.
Spostamenti
Secondo le nuove misure di contenimento, che sono valide a partire dal 6 novembre per almeno 15 giorni, sono vietati gli spostamenti in entrata e in uscita dal territorio e all’interno dello stesso (anche all’interno del proprio Comune) in qualsiasi orario, tranne se motivati da comprovate esigenze lavorative o motivi di salute.
=> Autocertificazione: modello per gli spostamenti
L’accesso ai luoghi di culto deve avvenire con misure organizzative tali da evitare assembramenti e rispettare la distanza minima. Le funzioni religiose si svolgeranno nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo e dalle rispettive confessioni.
Negozi
Per quanto riguarda le attività commerciali al dettaglio, sia di vicinato che nelle medie e grandi strutture di vendita, rimangono aperti solo negozi di generi alimentari, edicole, tabaccai, farmacie, parafarmacie e le altre attività di vendita individuate nell’allegato 23 del Dpcm. I centri commerciali dovranno restare chiusi nei giorni festivi e prefestivi ma consentire l’accesso a tali attività, ferme restando le altre chiusure stabilite. Sono chiusi anche i mercati, eccetto le attività che vendono generi alimentari.
Sono inoltre sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie). L’asporto è consentito fino alle ore 22.00 con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni.
Didattica
- Didattica a distanza al 100% per corsi universitari, scuole superiori e seconde e terze medie. Sono consentiti gli spostamenti necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza, quando consentita. È possibile svolgere attività in presenza per l’uso dei laboratori, alunni con disabilità e bisogni educativi speciali.
- Didattica in presenza presso nidi, scuole materne, elementari e prime medie, con obbligo di mascherina salvo bambini di età inferiore ai 6 anni e soggetti con patologie o disabilità incompatibili.
Sport
- Attività sportiva esclusivamente all’aperto e in forma individuale. Sospese le attività sportive anche presso centri all’aperto, eventi e competizioni salvo quelle organizzate da enti di interesse nazionale CONI e CIP.
- Attività motoria in prossimità della propria abitazione e utilizzando la mascherina.
Le altre limitazioni
- Sono sospese anche le attività inerenti servizi alla persona fatta eccezione per barbieri, parrucchieri, servizi di lavanderia e altre attività indicate nell’allegato 24 del Dpcm.
- Come previsto dalla normativa valida a livello nazionale, si stabilisce la sospensione delle mostre e dei servizi di apertura al pubblico di musei e altri luoghi della cultura.
- Sono sospesi i corsi di formazione pubblici e privati che possono svolgersi solo con modalità a distanza.
- Permane la sospensione di spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, da concerto, cinematografiche e altri spazi anche all’aperto.
- Capienza del 50% per i mezzi pubblici del trasporto locale e ferroviario regionale. Il limite non si applica per il trasporto scolastico.
Dal 6 novembre, a Milano sono state sospese l’Area C e il pagamento dei parcheggi sulle strisce blu.
Contagi
Nella regione è scattata intanto lo scenario 4 per quanto concerne la gravità della situazione sanitaria e dell’organizzazione ospedaliera, in considerazione della crescita della curva dei contagi da virus Sars Cov 2, che blocca ogni attività ospedaliera non Covid.
Nelle ultime 24 ore in Lombardia sono stati segnalati 8.822 nuovi contagi di Coronavirus e 139 morti. I ricoveri registrati al 5 novembre sono stati più 300 rispetto al giorno precedente, in terapia intensiva il totale è di 522 pazienti.