La Decontribuzione Sud spetta per tutti i dipendenti privati (non solo di imprese) – esclusi lavoro agricolo e domestico – e rileva il luogo in cui si svolge la prestazione (non la sede legale dell’azienda); è pari al 30% dei contributi dovuti senza tetti massimi ed è cumulabile con altri sgravi INPS.
Parliamo dell’agevolazione prevista dal Decreto Agosto (articolo 27 del DL 104/2020, convertito dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126) e resa attuativa dalla Circolare INPS 122/2020, con requisiti, regole e istruzioni per i flussi Uniemens.
Decontribuzione Sud
L’agevolazione contributiva per l’occupazione in aree svantaggiate è riconosciuta dal primo ottobre al 31 dicembre 2020, ma sarà prorogata dalla Legge di Bilancio , come si evince dalla lettura del Dpb (Documento programmatico di Bilancio), nell’ambito degli incentivi per l’occupazione in generale, per il Mezzogiorno in particolare.
Beneficiari
Lo sgravio contributivo spetta a tutti i datori di lavori privati con regolarità contributiva (DURC). E non riguarda dunque le nuove assunzioni ma tutti i rapporti di lavoro dipendente già instaurati o che vengono instaurati nel periodo di applicazione della norma.
=> Dl Agosto: sgravi imprese non solo al Sud
Requisiti e applicazione
Molto in sintesi, si tratta di uno sconto del 30% sui contributi da lavoro dipendente, con esclusione dei premi INAIL, sui rapporti di lavoro che si svolgono in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia (regioni con un prodotto interno lordo pro capite inferiore al 75% della media EU27, o comunque compreso tra il 75% e il 90%, e un tasso di occupazione inferiore alla media nazionale).
Un rilievo importante riguarda l’ambito applicativo geografico: l’agevolazione, sottolinea l’INPS, spetta a condizione che la prestazione lavorativa si svolga in una delle Regioni ammesse. Rileva quindi la sede di lavoro, che significa «l’unità operativa presso cui sono denunciati in Uniemens i lavoratori».
Nei casi in cui un datore di lavoro con sede legale in una regione diversa da quelle ammesse al beneficio abbia in corso rapporti di lavoro che si svolgono in una unità operativa che invece si trova in una zona di applicazione della decontribuzione, la procedura da seguire è la seguente: su domanda specifica del datore di lavoro, l’INPS effettua i dovuti controlli e inserisce nelle caratteristiche contributive della matricola aziendale il codice di autorizzazione “0L“, che ha il significato di “Datore di lavoro che effettua l’accentramento contributivo con unità operative nei territori del Mezzogiorno“.
La norma non prevede un limite individuale di importo all’esonero: lo sgravio trova applicazione sul 30% della contribuzione datoriale senza individuazione di un tetto massimo mensile. Resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.
La Decontribuzione Sud è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente, nei limiti della contribuzione previdenziale dovuta. E’ quindi cumulabile, ad esempio, con l’incentivo all’assunzione di over 50 disoccupati da almeno 12 mesi e di donne variamente svantaggiate, con l’esonero strutturale per assunzione a tempo indeterminato di giovani, con gli incentivi all’assunzione di disabili.
La circolare contiene tutte le indicazioni specifiche per la compilazione del flusso Uniemens e le istruzioni contabili.