E’ in vigore il provvedimento che prevede lo smart working e i congedi per i genitori che hanno un figlio a casa da scuola perché sottoposto a misura di quarantena. Nel frattempo, nel corso di una conferenza stampa durante la quale il Governo ha confermato che l’anno scolastico inizierà il 14 settembre (fanno eccezione solo alcune regioni che invece hanno posticipato la data al 24 settembre) la ministra della Pubblica Istruzione, Lucia Azzolina, ha fornito una precisazione sulla compatibilità fra la didattica a distanza e la quarantena dell’insegnante.
Quarantena in classe
Patiamo da quest’ultimo chiarimento, che riguarda il caso in cui ci sia, per esempio, uno studente positivo al Covid. Innanzitutto, ha chiarito la ministra, non c’è nessun automatismo in base al quali scatta la quarantena anche per altri compagni di classe, per gli insegnanti o per altro personale scolastico.
Interviene invece la ASL, che in base a una serie di valutazioni del caso decide se sono necessari provvedimenti di quarantena che riguardino altri soggetti. Quindi, nel caso di studente positivo al tampone, non scatta necessariamente la sospensione delle lezioni o l’isolamento della classe: si deve attendere la decisione del responsabile competente del servizio sanitario nazionale.
L’inizio dell’anno scolastico, ha sottolineato a più riprese il ministero della Salute, Roberto Speranza, segna la ripresa di uno stretto contatto fra il sistema dell’Istruzione e la Sanità.
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DAD e Smart Working
Nel caso in cui, in seguito al caso di contagio, venga messo in quarantena anche l’insegnante, quest’ultimo può fare la didattica a distanza.
La precisazione è importante perché, ad esempio, la regola è diversa per i lavoratori dipendenti del privato o di altri settori, che in quarantena vanno in malattia e non possono lavorare nemmeno in smart working .
Lavoro agile e congedi per i genitori
L’articolo 5 del decreto 111/2020, pubblicato in Gazzetta Ufficiale e in vigore dal 9 settembre, prevede il diritto allo smart working per il genitore che ha un figlio minore di 14 anni in quarantena per disposizione dell ASL. Lo smart working può essere utilizzato da uno solo dei due genitori e non si applica se l’altro non è un lavoratore.
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Ricordiamo che lo smart working resta comunque possibile in modalità semplificata, ovvero senza gli accordi individuali, fino al 15 ottobre. Ma nel caso di figlio in quarantena è un diritto del lavoratore, di conseguenza l’azienda non può rifiutarlo.
Esclusivamente nel caso in cui non sia possibile lo smart working, uno dei due genitori può chiedere un congedo Covid per il periodo corrispondente alla quarantena del figlio. Attenzione: anche in questo caso il figlio deve avere meno di 14 anni e si parla di quarantena disposta dalla ASL. Il congedo può essere preso da uno solo dei due genitori (o da entrambi per periodi diversi, suddividendosi le giornate di quarantena del figlio) e solo se non c’è nessuno dei due genitori in smart working o non lavoratore. Questo congedo è retribuito al 50% e prevede contribuzione figurativa.