Un lavoratore può sporgere denuncia di irregolarità (contrattuale, retributiva, salariale) e richiedere un controllo all’INL (Ispettorato Nazionale del Lavoro), rivolgendosi semplicemente alla sede dell’ispettorato competente sulla base del luogo di lavoro.
La procedura è semplice e richiede soltanto la compilazione di uno specifico modello di segnalazione da compilare in ogni sua parte, allegando i documenti richiesti.
Denuncia Lavoro irregolare: la procedura
Denominato INL 31 – Modulo richiesta intervento ispettivo, il modello di denuncia è disponibile sul sito INL, sezione Strumenti e servizi (sottosezione Modulistica) anche nelle versioni in lingua estera. Il modello di richiesta di intervento ispettivo può essere scaricato e compilato (ma è anche editabile online), per poi stamparlo e inviarlo alla ufficio dell’ispettorato, che è quella della provincia in cui si trova la sede di lavoro (si trovano gli indirizzi utilizzando il motore di ricerca fornito dal sito INL).
Alla richiesta di intervento ispettivo è necessario allegare la documentazione del caso (comprovante l’irregolarità segnalata o che comunque supporti la segnalazione di lavoro nero o altre forme di irregolarità) assieme ad una copia del documento di identità.
Modello INL 31: guida alla compilazione
Compilando il modulo, si possono inoltrare le seguenti richieste.
- Regolarizzazione rapporto di lavoro “in nero” (indicare periodo, luogo di lavoro, soggetto che esercitava il potere direttivo/di controllo sul lavoro, modalità e misura della retribuzione, eventuali testimoni.
- Regolarizzazione rapporto non “in nero” ma svolto con modalità diverse da quelle indicate nel contratto (indicare periodo, luogo di lavoro, soggetto che esercitava il potere direttivo/ di controllo sul lavoro, elementi in base ai quali il rapporto deve essere considerato subordinato, modalità e misura della retribuzione, eventuali testimoni).
- Spettanze economiche relative a retribuzioni (indicate/non indicate in busta paga) non ricevute (indicare periodo); 13°/ 14° mensilità (indicare annualità); T.F.R. (indicare periodo); straordinari/ore non registrati in busta paga e non pagati (indicare periodo ed eventuali soggetti che possano testimoniare sulla effettiva durata della prestazione di lavoro e gli straordinari); retribuzioni; retribuzioni relative a prestazioni di lavoro registrate con altro titolo (trasferte, rimborsi, indennità varie).
- Altre irregolarità (orari e tempi di lavoro, pause e riposi per videosorveglianza, ecc.).
NB: Nel sito sono pubblicate anche le “Modalità di contestazione del licenziamento” (in italiano ed in lingua straniera).
Cosa succede dopo la denuncia
Per le prestazioni a carattere assistenziale (ad esempio congedo di maternità o trattamento di malattia), la denuncia è trasmessa all’INPS oppure si viene invitati a rivolgersi alla sede dell’Istituto previdenziale territorialmente competente.
Nei casi di richiesta di intervento ispettivo dalle quali emergano elementi per una soluzione conciliativa della controversia, l’INL può avviare il tentativo di conciliazione sulle questioni segnalate.
=> Stipendi non pagati: tutele e diritti dei lavoratori
Per le richieste di intervento per le quali può maturare la prescrizione dei crediti di lavoro e dei contributi previdenziali, il lavoratore deve invece inviare al datore di lavoro (con raccomandata a/r) un atto formale di messa in mora, da produrre all’INL al fine dell’eventuale adozione del provvedimento di diffida accertativa, e presentare denuncia di omissione contributiva presso la competente sede INPS per interrompere i termini prescrizionali.