Assunzioni di parenti e amici per chiedere la cassa integrazione, contratti fittizi o ammortizzatori sociali chiesti da aziende che non esistono: i furbetti della Cig con causale Covid finiscono nel mirino dell’INPS, la cui Direzione anti-frode ha identificato oltre 3mila imprese in odore di truffa.
Sono casi in cui l’istituto previdenziale ha già bloccato il versamento o l’iter autorizzativo degli ammortizzatori, avviando una procedura per verificare i presupposti di reato. La notizia è dell’Huffington Post, secondo il quale nel trimestre aprile-giugno sarebbe stato abbondantemente superato il totale degli analoghi casi registrati in tutto il 2019 (2mila 300 casi in un intero anno).
Insomma, per dirla in parole semplici, la cassa integrazione agevolata, istituita per l’emergenza Coronavirus, ha alimentato il numero di furbetti.
Uno dei casi più frequenti sarebbe quello delle assunzioni retrodatate, rispetto ai limiti di legge, per poter fruire degli ammortizzatori sociali con causale Covid-19 introdotti dal Cura Italia. Ma ci sarebbero anche casi di imprese fittizie, create ad hoc per chiedere la cig, ma di fatto inesistenti.
La maglia nera spetterebbe a Napoli: la sola metropoli registrerebbe 457 casi, un numero quasi analogo a quello dell’intera Sicilia, che con 465 aziende si collocherebbe in cima alla classifica regionale. La Direzione di Roma conterebbe 291 casi, a cui aggiungere i 265 del Lazio. A Milano 182 imprese in black list, altre 195 in Lombardia.
La classifica
Regione | Imprese in black list |
Campania | 642 (457 a Napoli) |
Lazio | 556 (291 a Roma) |
Lombardia | 377 (182 a Milano) |
Emilia Romagna | 238 |
Puglia | 158 |
Toscana | 139 |
Calabria | 119 |
Umbria | 85 |
Sardegna | 55 |
Bolzano | 42 |
Trento | 27 |
Piemonte | 22 |
Friuli Venezia Giulia | 20 |
Marche | 19 |
Liguria | 15 |
Veneto | 13 |
Molise | 8 |
Valle d’Aosta | 1 |
Totale Italia | 3.075 |