Il mezzo milione di lavoratori in cassa integrazione che ancora aspetta il versamento della prestazione sarà pagato entro venerdì 12 giugno: è la “promessa” INPS, a conferma delle anticipazioni del Ministero del Lavoro dei giorni scorsi.
Il riferimento è alle domande che prevedono il pagamento diretto da parte dell’INPS e che sono arrivate complete di modello SR41, ossia con l’IBAN del beneficiario ed il numero di ore da pagare.
Non sempre, infatti, le aziende hanno tempestivamente fornito questi dati, senza i quali l’Istituto di previdenza non può effettuare il bonifico. Senza contare tutto il tempo necessario per siglare gli accordi sindacali, completare la procedura tramite le Regioni ed ottenere il via libera INPS, non sempre scontato: in media, sono state autorizzate il 90% delle domande di cassa integrazione in deroga.
Per la cassa in deroga, finora obbligatoriamente corrisposta dall’INPS senza poter essere anticipata dalle aziende, ha voluto dire grandi difficoltà per i lavoratori interessati.
Per le successive 9 settimane concesse dal Dl Rilancio, se non altro, è fatto obbligo per il datore di lavoro di inviare all’INPS i dati per il pagamento dell’integrazione salariale entro il giorno 20 di ogni mensilità successiva a quella di cig. Inoltre, le aziende potranno anticipare il trattamento direttamente in busta paga (con successivo conguaglio), mentre l’INPS si impegna a pagare subito il 40% dei trattamenti che restano ad erogazione diretta.
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I numeri al 4 giugno
Alla data indicata, l’INPS ha ricevuto 1.316.176 SR41, di cui 1.165.625 sono stati pagati per 3.249.249 lavoratori. Le domande di Cassa integrazione ordinaria inviate dalle aziende sono state 423.737, delle quali 407.982 autorizzate. Per l’Assegno ordinario sono state inviate ai Fondi 181.897 domande. Le domande di Cassa integrazione in deroga, determinate dalle Regioni e inviate all’INPS per autorizzazione al pagamento, sono state 572.718, delle quali 572.718, 520.885 autorizzate.