La pandemia da Coronavirus ha messo in ginocchio i Paesi di quasi tutto il mondo, dal punto di vista sociale ed economico, con i Governi che hanno dovuto imporre il lockdown più o meno totale per frenare l’avanzata del virus. Una soluzione che ha avuto i suoi effetti positivi, per quanto concerne l’emergenza sanitaria, generando però al contempo numerosissime situazioni di difficoltà, soprattutto tra le famiglie meno abbienti.
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Il Governo italiano ha messo in campo, con diversi decreti, misure straordinarie per scongiurare la crisi economica e sostenere imprese, lavoratori e famiglie in questo momento delicato, cercando di non lasciare indietro nessuno. È così che ha preso vita il Reddito di Emergenza (REm), una delle principali novità introdotte con il cosiddetto Decreto Rilancio.
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REm: a chi spetta e come si richiede
L’articolo 87 del Decreto n. 34/2020 prevede uno strumento di sostegno al reddito delle famiglie in difficoltà economica causata dal Coronavirus che non hanno potuto fruire degli altri ammortizzatori sociali e bonus già previsti per far fronte all’emergenza, o altre forme di ammortizzatori sociali come il Reddito di Cittadinanza. Per lo scopo è stato istituito il Fondo per il Reddito di Emergenza con uno stanziamento per l’anno 2020, 954,6 milioni di euro.
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Ricordiamo che il REm viene riconosciuto ai soggetti di nuclei familiari in possesso cumulativamente, al momento della domanda, dei seguenti requisiti:
- residenza in Italia, verificata con riferimento al componente richiedente il beneficio;
- reddito familiare, nel mese di aprile 2020 secondo il principio di cassa, inferiore all’importo del sussidio spettante;
- patrimonio mobiliare familiare 2019 inferiore a 10mila euro, soglia accresciuta di 5mila euro per ogni componente successivo al primo e fino ad un massimo di 20mila euro (il massimale è incrementato di 5mila euro in caso di presenza nel nucleo familiare di un componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza, come definite ai fini ISEE;
- ISEE inferiore ad 15mila euro;
- rapporto di lavoro dipendente con retribuzione lorda non superiore al sussidio spettante.
L’importo del REm dipende dalla composizione del nucleo familiare.
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La domanda deve essere presentata all’INPS entro il 30 giugno, utilizzando l’apposita procedura web predisposta dall’Istituto, accessibile previo inserimento delle proprie credenziali PIN dispositivo, SPID, CIE, o CNS (qui i dettagli della procedura da seguire). Possibile ovviamente anche avvalersi dell’assistenza di CAF e patronati.