Entro lunedì 25 maggio l’INPS pagherà l’indennità di 600 euro relativa al mese di aprile a tutti i lavoratori autonomi, le Partite IVA e gli stagionali del turismo già beneficiari a marzo; oltre un milione di lavoratori hanno già ricevuto la somma sul conto corrente e sono stati effettuati tutti i versamenti per gli operai agricoli; sono invece più lunghe le procedure di istruttoria per i lavoratori dello spettacolo, perché il decreto Rilancio sulla fase 2 Coronavirus ha introdotto nuove regole (allargando anche la platea). Tutti i dati sono comunicati dall’istituto di previdenza.
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Per la precisione, ci sono 1,4 milioni di lavoratori (fra autonomi, Partite IVA e stagionali del turismo) che hanno già ricevuto i 600 euro di aprile e 239mila operai agricoli a termine a cui sono stati versati i 500 euro previsti (corrispondono all’intera platea degli aventi diritto). Il 22 maggio, annuncia l’INPS, vengono effettuati altri 400mila versamenti, su conti correnti e carte, utilizzando lo stesso IBAN previsto per il bonus di marzo. Poi, lunedì 25 maggio, altri 2 milioni di pagamenti.
Come si vede, il pagamento del bonus di aprile è automatico, non è necessario presentare alcuna domanda. La legge prevede che ne abbiano diritto tutti coloro che hanno già percepito il bonus di 600 di aprile. Il motivo per cui i pagamenti vengono distribuiti su tre giornate lavorative è tecnico, relativo al funzionamento della rete interbancaria nazionale, che consente la gestione di non oltre 2,2 milioni di bonifici al giorno.
I numeri sopra riportati riguardano i lavoratori che avevano fornito un IBAN per farsi accreditare il bonus di marzo. Coloro che invece avevano scelto il pagamento in contanti (190mila lavoratori), verranno pagati fra martedì 26 e giovedì 28 maggio. Riceveranno comunicazione da Poste Italiane, e dovranno andare a ritirare la somma (come già fatto in marzo) presso un ufficio postale, con documento di identità, codice fiscale e comunicazione INPS ricevuta.
Il motivo per cui invece non sono ancora in pagamento i bonus di aprile per i lavoratori autonomi dello spettacolo, riguarda le novità introdotte dal decreto Rilancio, in base a cui hanno diritto alla seconda e terza rata dell’indennità coloro che non avevano un rapporto di lavoro subordinato o un trattamento pensionistico al 19 maggio scorso. L’Istituto sta quindi effettuando «i predetti controlli anche per le domande pervenute ad aprile e, successivamente, potrà disporre i relativi pagamenti della seconda e terza rata».