Con il Decreto Sostegni, il Governo ha rinnovato per il 2021 la misura introdotta per la prima volta dal DL Rilancio per le famiglie in difficoltà a causa dell’emergenza Coronavirus e del lockdown che ne è conseguito: il Reddito di Emergenza (REm). I requisiti di accesso al sussidio sono molto simili a quelli originari con alcune ulteriori agevolazioni per chi vive in affitto, così come gli importi dell’indennità, che va da 400 a 800 euro per i nuclei familiari non hanno potuto fruire degli altri indennizzi e bonus previsti per far fronte all’emergenza Covid-19 dai precedenti decreti del Governo. Per il 2021, sono previste tre mensilità, per le quali è necessario presentare domanda anche se si era beneficiato in passato del REm (dal momento che il reddito di riferimento è quello di febbraio e che si tiene conto della soglia più favorevole per chi paga un affitto sulla prima casa (la soglia è aumentata di un dodicesimo del canone annuale).
=> Reddito di Emergenza: a chi spetta il REm
Requisiti REm 2021
- Reddito familiare di febbraio 2021 inferiore alla mensilità di REm teoricamente spettante (da 400 a 80 euro a seconda della composizione del nucleo familiare), con soglia aumentata di un dodicesimo del valore annuo del canone di locazione per chi vive in affitto.
- Nel nucleo familiare non ci devono esserci titolari di indennità di cui all’articolo 10 del Decreto Sostegni.
- Residenza in Italia.
- ISEE fino a 15mila euro, patrimonio mobiliare entro i 10mila euro (più altri 5mila euro per ogni componente successivo al primo fino a un massimo di 20mila euro, con altri 5mila euro se ci sono disabili in famiglia).
REm e NASpI
Il REm è destinato a una platea di soggetti che non sono ricompresi in altre tipologie di ammortizzatori sociali, orientandosi verso le persone senza reddito, tra cui gli esclusi dal Reddito di Cittadinanza per mancanza di requisiti, gli ex lavoratori in nero e coloro che hanno esaurito la NASpI. In pratica, l’articolo 12 del DL Sostegni prevede tre quote di REm da 400 euro (totale 1.200 euro) per chi ha terminato NASpI o Dis-Coll tra il primo luglio 2020 e il 28 febbraio 2021, perché si abbia un ISEE fino a 30mila euro.
NASpI 2021
Mentre il Decreto Rilancio aveva previsto che il sussidio di disoccupazione dei dipendenti fosse prorogato di due mesi, il Decreto Sostegni ha invece previsto il solo rinnovo REm, mentre per la NASpI è stata solo prevista una estensione della platea dei beneficiari. L’articolo 16 del decreto 41/2021 prevede che per i trattamenti concessi dal 23 marzo al 31 dicembre 2021, l’indennità venga riconosciuta a coloro che abbiano perso il lavoro, risultino disoccupati e abbiano almeno 13 settimane di contribuzione nei 4 anni precedenti il periodo di disoccupazione. Non è richiesto che ci siano anche 30 giornate di lavoro effettivo nei 12 mesi che precedono la NASpI.