Ad un anno di distanza dall’avvio della fase 2 dell’emergenza Coronavirus, l’Italia si ritrova di nuovo a pianificare un back to work in era pandemica: da qui a settembre, imprese e lavoratori, trasporto pubblico e istituzioni sono chiamati a un impegno per la mobilità e gli spostamenti in ottica anti Covid: il tragitto casa lavoro diventa in particolare un paradigma di come potrà cambiare, forse anche strutturalmente, l’intera organizzazione delle città, dalle metropoli ai centri di minori dimensioni. Restano attuali le linee guida INAIL dello scorso anno sulla rimodulazione del trasporto pubblico nell’ottica della ripresa del pendolarismo durante l’emergenza, strumento di consultazione che consente un confronto internazionale (ci sono tabelle con le misure adottate in tutto il mondo) e fornisce una griglia di regole e consigli per tutti.
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L’obiettivo ambizioso: «cambiare il concetto di ora di punta nella mobilità cittadina». Per raggiungerlo, «è indispensabile l’attuazione di misure sinergiche che coinvolgano le istituzioni, le autorità di controllo dei trasporti e i singoli gestori dei servizi di mobilità e il mondo produttivo». Quindi, le imprese. Che non hanno un compito facile, visto che si tratta di rivedere tutti gli orari di lavoro. Uno sforzo a cui sono chiamati molto settori del mondo imprenditoriale: gli impianti produttivi, gli uffici, ma anche i negozi. Nel documento tecnico INAIL ci sono in questo senso solo indicazioni di carattere generale, che prevedibilmente poi le singole realtà adatteranno più specificamente alle proprie esigenze.
Mobility Management
Per le imprese si propone di adottare una articolazione dell’orario di lavoro differenziato con ampie finestre di inizio e fine di attività lavorativa, per modulare la mobilità dei lavoratori e prevenire conseguentemente i rischi disaggregazione connessi alla mobilità dei cittadini, con la possibilità di organizzare specifici servizi alternativi per il tragitto casa lavoro dei dipendenti, con iniziative di smart mobility, car pooling aziendale e via dicendo. Per tutti gli attori della nuova mobilità, infatti, «l’innovazione tecnologica può offrire importanti strumenti di mobility management».
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Ci sono poi una serie di misure (molto articolate) per i gestori del trasporto pubblico: organizzative, di prevenzione e protezione, e di comunicazione, «per garantire la tutela della salute e della sicurezza degli operatori dei servizi stessi e degli utenti, garantendo, altresì, le esigenze specifiche di accessibilità per le persone con disabilità». Per quanto riguarda il compito delle istituzioni, «vanno incoraggiate forme alternative di mobilità sostenibile. Vediamo nel dettaglio le linee guida per le diverse forme di trasporto pubblico utilizzate nel tragitto casa lavoro.
Treni
- Igienizzazione e sanificazione: pulizia e disinfezione quotidiana, sanificazione periodica degli spazi comuni delle stazioni e dei treni. Dispenser di facile accessibilità per permettere l’igiene delle mani frequente: nelle stazioni, a bordo dei treni, in prossimità di pulsantiere (esempio: biglietteria elettronica).
- Misure organizzative: sistema di prenotazione e assegnazioni posti alteranti a bordo che garantisca la distanza di sicurezza di almeno un metro. Accesso alle stazioni con separazione porte entrata e uscita (dove è possibile) e in ogni caso evitando il più possibile flussi di utenti che si incontrano. Gate con la misurazione della temperatura corporea, soprattutto nei grandi hub ferroviari. Percorsi a senso unico nelle stazioni fino ai binari, e ingresso sui treni con porte separate per entrata e uscita. distanziamento persone su scale mobili e tappeti mobili. costante richiamo alle regole sulla distanza di un metro fra le persone (nella metropolitana di Madrid gli altoparlanti lo ricordano ogni dieci minuti). Limitare l’uso di sale d’attesa, sospendere i servizi di ristorazione a bordo.
- Misure di prevenzione e protezione: mascherine chirurgiche e guanti per tutti i lavoratori nelle stazioni e a bordo treni. Nessuna misura particolare per il conducente se è in cabina isolata, mascherina negli altri casi.
Autobus e tram
- Igienizzazione e sanificazione: pulizia e disinfezione quotidiana, sanificazione periodica dei veicoli. Dispenser igienizzante per le mani, soprattutto vicino alla biglietteria.
- Misure organizzative: acquisto di biglietti con modalità automatiche o digitali, porte di accesso differenziate per entrata e uscita. No all’uso della porta anteriore, per tutelare il conducente, e barriere o misure di delimitazione della distanza fra la postazione di guida e l’area di utilizzo dei passeggeri. Apertura porte automatica. Segnaletica per il distanziamento dei posti a sedere. Capienza massima per evitare assembramenti sui mezzi. Alcuni utili esempi internazionali: a Madrid capienza degli autobus ridotta al 25%, a Berlino distanza fra le persone di 1,5 metri e zona conducente delimitata con nastro, a Vienna incremento delle corse, a Parigi niente vendita di biglietti a bordo.
- Prevenzione e protezione: mascherine per il conducente, mascherine e guanti personale di controllo e di servizio.
Metropolitana
- Igienizzazione e sanificazione: pulizia e disinfezione quotidiana e sanificazione periodica di treni e spazi comuni delle stazioni. Dispenser per l’igiene delle mani, ad esempio vicino alle biglietterie automatiche.
- Misure organizzative: biglietteria elettronica o acquisto digitale, separazione porte di entrate e uscita stazioni, percorsi a senso unico fino ai binari, porte di accesso differenziate sui treni, distanza di un metro sulle scale mobili, segnaletica per il distanziamento dei posti a sedere, frequenti comunicazioni sul rispetto delle misure di distanziamento individuale, capienza massima limitata.
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Prevenzione e protezione: mascherine e guanti per gli addetti alle stazioni, a meno che non lavorino in box fisicamente separati, mascherine per i conducenti se non operano in cabina separata e da soli.
Misure di informazione, formazione e comunicazione: adeguata informazione e formazione al personale, comunicazione chiara ed efficace all’utenza, anche attraverso specifiche campagne.
Decalogo per utenti in movimento
- Non usare il trasporto pubblico se hai sintomi di infezioni respiratorie acute (febbre, tosse, raffreddore).
- Utilizza i mezzi di trasporto pubblico collettivo nei casi necessari, ad esempio per recarti al lavoro.
- Prediligi forme alternative di spostamento ove possibile, come camminare o andare in bicicletta.
- Acquista, ove possibile, i biglietti in formato elettronico, online o tramite app.
- Durante tutta la tua esperienza di viaggio igienizza frequentemente le mani, anche utilizzando gli appositi dispenser ed evita di toccarti il viso.
- Segui la segnaletica e i percorsi indicati all’interno delle stazioni o alle fermate mantenendo sempre la distanza di almeno un metro dalle altre persone.
- Utilizza correttamente le porte dei mezzi indicate per la salita e la discesa, rispettando sempre la distanza di sicurezza.
- Siediti solo nei posti consentiti mantenendo il distanziamento dagli altri occupanti.
- Evita di avvicinarti o di chiedere informazioni al conducente.
- È necessario indossare una mascherina, anche di stoffa, per la protezione del naso e della bocca.