L’indennizzo o bonus per i lavoratori autonomi sarà più alto, verrà riconosciuto per due mensilità (aprile e maggio), e soprattutto i tempi saranno molto veloci: è questa l’ultima anticipazione, fornita dallo stesso ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, in sede di audizione parlamentare sul Def. Del resto, il premier, Giuseppe Conte, lo aveva preannunciato, il 26 aprile, illustrando il programma per la fase 2 del Coronavirus: ci saranno «più fondi per gli autonomi», e allo studio del Governo c’è un meccanismo per cui «chi ha già avuto già il bonus» in marzo, potrà chiedere una sorta di rinnovo automatico, con «un semplice click». Gualtieri, nell’audizione alle Camere del 28 aprile, ha ulteriormente precisato: «l’indennità per il lavoro autonomo, che finora è stato ricevuto da 3,5 milioni di persone, sarà rinnovato e incrementato, con una revisione delle procedure che renda rapidissima l’erogazione della prossima tranche».
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Il nuovo bonus sarà previsto dal decreto aprile, atteso nei prossimo giorni. In base alle attese, dovrebbe salire dai 600 euro previsti dal Cura Italia a 800 euro. La platea dei destinatari sarà analoga: partite IVA (esclusi i professionisti iscritti agli ordini), lavoratori autonomi, collaboratori parasubordinati iscritti alla gestione separata, lavoratori agricoli, lavoratori dello spettacolo. Non si esclude però l’inserimento di nuovi paletti, in particolare per quanto riguarda il bonus di maggio. L’indennizzo, che come detto fino ad ora (in base al Cura Italia) ha riguardato solo il mese di marzo, sarà previsto per aprile e maggio. Ci sono indiscrezioni in base alle quali l’esecutivo sta valutando la possibilità di inserire nuovi paletti (legati al reddito, e forse anche alla tipologia di attività) per avere il bonus anche in maggio.
Questa previsione sembra un po’ in contraddizione con l’automatismo annunciato per il bonus di aprile: in realtà, l’idea sembra essere quella di prevedere gli eventuali paletti solo nel caso di richiesta di bonus per il mese di maggio, anche in considerazione della ripartenza delle attività. I dettagli veri e propri nella misura si conosceranno solo quando arriverà il decreto aprile.
Ricordiamo che il bonus di 600 euro riconosciuto in marzo ha riguardato in particolare le seguenti categorie di lavoratori:
- liberi professionisti con partita IVA già attiva al 23 febbraio, iscritti alla gestione separata INPS;
- cococo (collaborazioni coordinate e continuative) con contratto attivo al 23 febbraio e iscritti alla gestione separata;
- autonomi nelle gestioni speciali Ago, come artigiani, commercianti e agricoltori;
- stagionali del turismo e di stabilimenti termali che abbiano terminato il rapporto di lavoro dal primo gennaio 2019 al 17 marzo 2020;
- operai agricoli con almeno 50 giornate di lavoro agricolo dipendente nel 2020;
- lavoratori dello spettacolo iscritti al Fondo pensioni spettacolo con almeno 30 contributi giornalieri nel 2019 e reddito inferiore a 50mila euro.
In base agli ultimi dati forniti, l’INPS ha in pagamento oltre 3,4 milioni di sussidi, la gran parte delle erogazioni è avvenuta nei giorni dal 14 al 23 aprile. La maggioranza dei pagamenti ha riguardato i lavoratori autonomi (69,5%) e i dipendenti a tempo determinato dell’agricoltura (15,4%), quasi i due terzi dei beneficiari sono uomini, l’età media è 46 anni.