Lavorare da remoto, da casa, ovvero ricorrendo allo smart working, o lavoro agile che dir si voglia, comporta un indubbio risparmio di tempo, evitando gli spostamenti casa-lavoro, e di denaro, eliminando i costi relativi al rifornimento di carburante e/o di acquisto dei biglietti/abbonamenti per i mezzi pubblici. Questo lato dipendenti. Lato datore di lavoro si risparmia in parallelo, ad esempio, in termini di consumi energetici e di acquisto/affitto di spazi di lavoro. In generale a guadagnarci è anche l’ambiente, con una riduzione delle emissioni di CO2.
Per aiutare a quantificare quanto tempo si risparmia con lo smart working, quanto può far bene questa modalità di lavoro all’ambiente, alla famiglia e al portafoglio, Jojob, il principale servizio in Italia che offre alle aziende uno strumento completo di welfare aziendale dal punto di vista della mobilità lancia #ColleghiAmoilLavoro, la prima piattaforma in Italia che permette di quantificare gli effetti del lavoro a distanza.
=> Coronavirus: costi e risparmi dello smart working
Smart working: gli effetti del lavoro a distanza
La piattaforma è aperta a tutti e permette ad aziende e dipendenti che attualmente lavorano in smart working di registrare, anche in maniera retroattiva fino al 01 gennaio, tutte le ore di lavoro svolte dalla propria abitazione. Partecipando si darà il proprio contributo per un mondo più sostenibile e si avrà la possibilità di scoprire ogni giorno i propri risultati e di dimostrare che l’Italia intera può diventare sempre più “smart”, sfruttando i vantaggi offerti dal lavoro agile.
Per dare il proprio contributo basta:
- iscriversi alla piattaforma di #ColleghiAmoilLavoro;
- inserire il tragitto che generalmente si fa per andare dal proprio domicilio alla sede di lavoro;
- certificare le giornate svolte in smart working.
Il calcolo dei risparmi, in termini ambientali, di tempo ed economici viene effettuato sulla base degli algoritmi e della tecnologia proprietaria sviluppati da Jojob. Tre contatori in homepage mostrano in tempo reale il risparmio in termini di CO2, denaro e ore accumulato da tutti i dipendenti d’Italia che contribuiscono alla piattaforma. Alle aziende aderenti verrà consegnato un report con i dati del risparmio complessivo ottenuto dai propri dipendenti.
Solo per fare un esempio: secondo la Ricerca Regus GBS – Great Big Survey (2010), 1 italiano su 4 (25%) ogni giorno impiega circa 90 minuti per recarsi sul posto di lavoro e fare ritorno a casa. Facendo un rapido calcolo, lavorando in smart working, nell’arco di una settimana si guadagna quasi una giornata di ferie.
In accordo con le direttive sanitarie e il Dpcm, Jojob come prima cosa ha invitato tutti a non fare carpooling, per ridurre le occasioni di contagio, ed ha disattivato tutte le funzionalità di certificazione dei viaggi. Allo stesso tempo, abbiamo ritenuto fondamentale far evolvere la nostra piattaforma ed adattarla alle diverse esigenze lavorative che si sono presentate in via emergenziale.L’intero team di Jojob ha lavorato in tempi record a questo progetto, sviluppando il servizio al 100% in puro smart working: invitiamo ora dipendenti ed aziende di tutta Italia ad iscriversi sulla piattaforma, per mostrare gli effetti positivi che può avere il lavoro agile. Siamo convinti che l’ottimizzazione e la riduzione degli spostamenti casa-lavoro siano il futuro delle aziende.
Dichiara Gerard Albertengo, CEO di Jojob.