La pensione di inabilità spetta a tutti i lavoratori affetti da malattie professionali derivanti da esposizioni ad amianto, ai sensi dell’articolo 1, commi 250-bis e 250-ter, della legge n. 232/2016. La legge n. 58/2019 ha infatti ampliato la platea dei beneficiari della pensione di inabilità per malattie professionali includendovi coloro i quali si sono ammalati a causa dell’esposizione all’amianto sul lavoro.
C’è poi il diritto alla pensione anticipata per addetti a mansioni usuranti, in cui rientra anche l’esportazione di amianto. Vediamo dunque i diversi requisiti necessari per accedere ai relativi benefici previdenziali.
Pensione di inabilità: requisiti per esposizione ad amianto
Le istruzioni INPS in merito all’applicazione delle disposizioni, rimandando per quanto non espressamente previsto dalla circolare 34/2020 alle istruzioni fornite con la circolare 78/2018, prevedono che, nella platea di potenziali beneficiari rientrano i soggetti che abbiano contratto una qualsiasi delle patologie asbesto–correlate accertate e riconosciute ai sensi dell’articolo 13, comma 7, della legge n. 257/1992, se in possesso di determinati requisiti sanitari e amministrativi:
- requisiti sanitari: essere affetti da una delle patologie asbesto–correlate riconosciute di origine professionale con apposita certificazione rilasciata dall’INAIL ed allegata alla domanda di certificazione del diritto al beneficio;
- requisito contributivo: devono risultare versati o accreditati in favore del richiedente almeno cinque anni nell’arco dell’intera vita lavorativa.
Domanda di pensione inabilità per esposizione amianto
Il beneficio deve essere richiesto presentando apposita domanda di accesso al beneficio per via telematica e le domande di pensione di inabilità verranno accolte entro il limite di spesa di:
- 11,7 milioni di euro per l’anno 2023;
- 11,1 milioni di euro per l’anno 2024;
- 10 milioni di euro per l’anno 2025;
- 9,2 milioni di euro per l’anno 2026;
- 8,5 milioni di euro per l’anno 2027;
- 7,5 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2028.
=> Pensione di invalidità anche in malattia
Coloro che hanno maturato i requisiti devono presentare all’INPS l’istanza di riconoscimento delle condizioni per l’accesso al beneficio e, contestualmente, domanda di pensione.
Pensione usuranti per esposizione ad amianto
Anche senza aver contratto una malattia professionale, gli addetti a mansioni che richiedono una frequente esposizione all’amianto (nello specifico: “lavori di asportazione dell’amianto”) possono accedere ad agevolazioni pensionistiche.
In particolare, alla pensione usuranti con la Quota 97,6. Per ottenerla servono almeno 61 anni e 7 mesi di età (62 anni e 7 mesi se autonomi con la Quota 98,6) ed almeno 35 anni di contributi, di cui almeno la metà legati al contatto con materiali contenti amianto (anche non in via continuativa) oppure per almeno 7 anni negli ultimi 10. Prevista anche una finestra mobile di 12 mesi.