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Scadenza e rinnovo ISEE: quando va fatto?

di Anna Fabi

Pubblicato 24 Giugno 2024
Aggiornato 24 Ottobre 2024 06:58

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Modello ISEE, scadenze di rilascio e rinnovo: quando serve aggiornarlo per l'Assegno Unico e quando per altre prestazioni, anche con DSU precompilata.

Il rinnovo ISEE annuale si può richiedere in qualsiasi momento, ma la sua scadenza è sempre fissata al 31 dicembre e, per l’accesso a determinati strumenti come ad esempio l’Assegno Unico e Universale per figli a carico, è fondamentale ottenere il nuovo ISEE entro il 30 giugno per non perdere gli arretrati 2024 a partire dalla mensilità di marzo.

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Inoltre, è sempre necessario rinnovarlo per fruire delle varie prestazioni e agevolazioni che richiedono un Indicatore della Situazione Economica Equivalente in corso di validità.

Vediamo come ottenerlo, quando serve aggiornare l’ISEE, quali documenti richiede e quando farlo per il 2024.

Quando rinnovare l’ISEE?

Di norma l’ISEE scade in 31 dicembre di ogni anno e si rinnova nel mese di gennaio. Per le prestazioni a cadenza annuale, il rinnovo dell’ISEE deve avvenire entro il mese precedente per non perdere il diritto alla somma maturata. Ad esempio, per l’Assegno Unico era necessario rinnovarlo entro il 1° marzo per non perdere gli importi adeguati alla propria sistazione economica, mentre resta comunque possibile farlo entro il 30 giugno per non perdere gli arretrati da marzo.

Quando e come si deve aggiornare l’ISEE?

Per aggiornare l’ISEE bisogna presentare una DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) con le informazioni sulla composizione del nucleo familiare e la situazione patrimoniale e reddituale, presso un CAF, una sede INPS, agli sportelli del Comune, oppure per via telematica sul sito INPS.

La compilazione richiede l’inserimento dei consueti dati anagrafici, familiari e reddituali. La presentazione della DSU avviene anche in modalità precompilata, fermo restando la possibilità di presentare la DSU nella modalità ordinaria.

Quali documenti ci vogliono per rinnovare l’ISEE?

Per il calcolo ISEE si devono inserire dati e redditi da lavoro conseguiti passato e indicati nella Certificazione Unica o nella dichiarazione dei redditi (il riferimento è al secondo anno precedente), così come giacenze e saldi di conti correnti postali e bancari al 31 dicembre di due anni prima.

Se più conveniente, è possibile anche fare riferimento a giacenze e saldi dell’ultimo anno.

Quando si deve aggiornare l’ISEE?

Finché non sarà presentato il nuovo ISEE, molte prestazioni  restano sospesa fino al solare successivo a quello di presentazione della DSU.

Una volta in regola, l’INPS versa gli assegni mensili fino all’allineamento degli arretrati con le mensilità in corso.