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In vigore dal primo gennaio 2020 il nuovo contratto per i dirigenti delle PMI firmato da Federmanager e Confapi. Si applica, dal 2020 al 2023, a dirigenti, quadri superiori e professional. Vengono innalzate le retribuzioni minime, migliorata la prestazione di previdenza complementare, rimodulata la sanità integrativa e, per la prima volta, entra nel contratto un articolo dedicato alle pari opportunità.
=> Dirigenti: durata minima garantita nel contratto
Partiamo dalle retribuzioni, che aumento intorno al 4% per i dirigenti: il minimo si alzerà dal 1° gennaio 2021 per arrivare a 74mila euro lordi annui nel 2023. Per i quadri superiori l’aumento scatta dal 2020: la soglia minima passa da 45mila a 47mila euro lordi.
Per quanto riguarda la previdenza complementare, massimale contributivo al Fondo Previndapi elevato a 180mila euro rispetto agli attuali 150mila. Estesa fino al 2023 la convenzione con Assidai, elevato a 300mila euro il massimale assicurativo per i casi di morte e invalidità permanente.
Per quanto riguarda le pari opportunità, l’Osservatorio contrattuale nato all’interno della Fondazione IDI si occuperà di raccogliere e diffondere le migliori best practice attuate dalle aziende, con l’obiettivo di eliminare il gender pay gap e valorizzare la funzione genitoriale.
Infine, più flessibilità in uscita con nuovi strumenti di tutela per i dirigenti, trasformazione digitale e innovation manager, formazione.