Il disegno di Legge di Bilancio 2020 ha ottenuto il via libera della Commissione Bilancio del Senato e il testo così modificato arriverà blindato alla Camera per la seconda lettura e l’approvazione definitiva.
Tra le grandi novità, introdotte con un sub-emendamento alla Manovra, c’è anche l’innalzamento degli anni riscattabili ai fini pensionistici (la cosiddetta pace contributiva, che permette di raggiungere prima la pensione). Vengono in questo modo modificate le disposizioni varate con Quota 100.
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Riscatto agevolato contributi fino a 10 anni: requisiti
In particolare, estendo la platea dei beneficiari della pace contributiva, viene concessa la possibilità di riscatto di periodi non coperti dai contributi ai fini pensionistici da 5 a 10 anni per i contribuenti in regime contributivo.
Possono dunque riscattare periodi senza versamenti contributivi, fino ad un massimo di dieci anni anche non continuativi, coloro che sono in possesso, congiuntamente, dei seguenti requisiti:
- non avere anzianità contributiva al 31 dicembre 1995;
- non essere titolare di pensione.
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Una novità importante per quanti desiderano accedere con diversi anni di anticipo alla pensione o anche per coloro che, senza riscattare gli anni di laurea, non riescono a raggiungere il minimo di 20 anni di contributi richiesto dalla legge per accedere alla pensione di vecchiaia.
Ricordiamo che la nuova facoltà di riscatto agevolato ai fini previdenziali dei periodi non coperti da contribuzione è stata introdotta in via sperimentale dall’articolo 20 del Decreto-legge n. 4/2019 recante “Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni”.
È possibile accedere al riscatto di laurea agevolato, che concede uno sconto di circa il 30% sull’onere da versare, indipendentemente dall’età anagrafica del richiedente, a condizione che siano soddisfatti gli altri requisiti richiesti dalla normativa.