Con il mese di settembre diventa operativo il Patto per il lavoro previsto dalla legge sul Reddito di Cittadinanza: da lunedì 2 settembre, infatti, i centri per l’impiego hanno iniziato a convocare i percettori del RdC per la sottoscrizione del patto.
E mentre vengono chiamati per i colloqui coloro che stanno ricevendo l’assegno, è inziato anche il training on the job dei Navigator (dopo le lezioni in aula).
Patto per il Lavoro
In base alle stime ministeriali, sono chiamati a firmare il patto per il lavoro 704mila beneficiari del reddito di cittadinanza. L’iter parte con la formazione dell’identikit del candidato e la redazione del bilancio delle competenze, si prosegue fino alla definizione di un percorso personalizzato per l’inserimento lavorativo.
Attenzione: chi viene chiamato per un colloquio, è tenuto a presentarsi al centro per l’impiego, in caso contrario rischia anche la sospensione dell’assegno. Nel dettaglio, a chi diserta il primo colloquio viene sospeso il Rdc per un mese, per assenza ingiustificata anche al secondo colloquio si perdono due mesi, mentre dopo il terzo forfait scatta la sospensione definitiva del trattamento.
Il candidato è tenuto ad accettare almeno una di tre offerte di lavoro congrue (come definite dal DM n. 42 del 10 aprile 2018).
Ogni centro, spiega l’Anpal, procede all’organizzazione del lavoro in base alle disposizioni del responsabile del CpI con il coordinamento della Direzione Regionale.