Con la Risposta n. 267/2019, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che non possono essere portati in deduzione d’imposta i contributi versati dagli eredi sulla base di un avviso di accertamento.
Nel caso esaminato dell’Amministrazione finanziaria, gli eredi avevano versato i contributi previdenziali a seguito di successione ereditaria, per estinguere il debito contributivo del “de cuius”. Quindi avevano chiesto all’Agenzia delle Entrate l’agevolazione su contributi.
=> Niente sanzioni fiscali per gli eredi
Contributi eredi indeducibili
Le Entrate hanno dato parere contrario ritenendo che il versamento non potesse essere portato in deduzione non essendo avvenuto volontariamente ma solo a seguito di adesione all’atto di recupero coattivo emesso dal competente Ufficio finanziario.
In ogni caso, comunque, la deduzione IRPEF non sarebbe stata applicabile perché tale versamento non è preordinato al conseguimento di una controprestazione di natura previdenziale in favore di colui che lo ha effettuato (ovvero gli eredi).