Finalmente pronte le regole operative INPS per utilizzare l’indennizzo commercianti per chiusura attività, che in base alla Legge di Bilancio non solo è stato nuovamente previsto nel 2019, ma è diventato strutturale.
L’assegno, pari al trattamento minimo di pensione per la categoria, spetta ai commercianti di almeno 62 anni se uomini e 57 se donne che cessano l’attività. Ricordiamo che bisogna presentare specifica domanda (non vi sono automatismi) per ottenere l’indennizzo, che parte il mese successivo alla richiesta e accompagna l’assistito fino alla pensione di vecchiaia.
L’importo è pari a 513 euro al mese per 13 mensilità.
Torna obbligatorio anche il versamento del contributo aggiuntivo dello 0,09%.
Tutte istruzioni INPS sono contenute nella circolare 77/2019, in applicazione dei commi 283 e 284 della manovra.
Possono beneficiare dell’indennizzo commercianti per chiusura attività:
- titolari e coadiutori di attività commerciale al minuto in sede fissa, anche abbinata ad attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande;
- titolari e coadiutori di attività commerciale su aree pubbliche, anche in forma itinerante (articolo 27 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114);
- titolari e coadiutori di attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande;
- agenti e rappresentanti di commercio (ma non i loro coadiutori).
Oltre a quello anagrafico, il requisito fondamentale è rappresentato dall’iscrizione alla gestione commercianti da almeno cinque anni, non necessariamente continuativi. L’indennizzo spetta dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda.
Quest’ultima si presenta online, tramite il servizio “Domanda Indennità commercianti” (ci vogliono le credenziali), oppure tramite intermediari o Contact Center INPS.
Le domande 2019 presentate con i vecchi modelli sono valide, e non devono quindi essere ripresentate.
Per quanto riguarda la contribuzione aggiuntiva dello 0,09%, l’INPS specifica che lo 0,07% è destinato al finanziamento del Fondo per la razionalizzazione della rete commerciale e la restante quota, pari allo 0,02%, è devoluta alla Gestione dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli esercenti attività commerciali.