È stata approvata in Lazio la prima legge in Italia che tutela dei lavoratori digitali, sia i rider sia tutti coloro la cui attività è organizzata attraverso specifiche App. Una platea di lavoratori che sul territorio regionale ammonta a 7mila unità solo per quanto riguarda l’impiego presso piattaforme di food delivery.
Come ha spiegato il Presidente Nicola Zingaretti, si tratta di:
una legge partecipata, frutto del confronto con i lavoratori, con le aziende del settore e con i sindacati, per garantire tutele e sviluppo.
La legge si compone di tre capitoli e quindici articoli, definendo alcuni punti chiave:
- viene riconosciuta la tutela dei lavoratori in caso di infortunio sul lavoro e malattie professionali;
- viene assicurata la formazione in materia di sicurezza;
- si prevede che le piattaforme attivino assicurazioni per infortuni, danni a terzi e spese di manutenzione per i mezzi di lavoro;
- si introducono norme sulla maternità e sulla previdenza sociale;
- viene ribadito il rifiuto del compenso a cottimo introducendo una indennità di prenotazione qualora il mancato svolgimento dell’attività di servizio non dipenda dalla volontà del lavoratore.
Per quanto riguarda la definizione della paga base e delle premialità, sarà la contrattazione collettiva a deliberare.
=> Riders, il primo contratto nazionale in Italia
La nuova Consulta regionale del lavoro digitale stilerà una Carta dei diritti dei lavoratori digitali.
Sarà anche realizzato un Portale del lavoro digitale anche per poter beneficiare degli strumenti e contributi messi a disposizione dalla Regione Lazio.