Nuovi emendamenti presentati in commissione Lavoro alla Camera nel corso dei lavori della legge di conversione del decreto 4/2019: i principali riguardano le modalità di erogazione della pensione di cittadinanza, i requisiti RdC dei single, gli intermediari per la presentazione della domanda, la platea dei precoci per la pensione, il riscatto laurea e i contributi previdenziali.
I tempi di approvazione intanto si stringono: il decreto è in calendario per lunedì 18 marzo nell’aula della Camera, quindi entro fine settimana termineranno i lavori della commissione. Dopo il passaggio a Montecitorio, il provvedimento tornerà in seconda lettura al Senato per approvazione definitiva entro fine mese.
Sul reddito di cittadinanza, ci sono alcune proposte rilevanti presentate dai relatori.
- Pensione di cittadinanza pagata tramite i canali ordinari, ossia accredito sul conto corrente o contanti allo sportello delle Poste (fino a mille euro).
- ISEE di entrambi i genitori di figli minorenni anche se non sposati o conviventi.
- Presentazione domanda non solo da CAF e uffici postali ma anche patronati.
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Per quanto riguarda le pensioni, ci sono diversi emendamenti che propongono una nona salvaguardia esodati.
Rilevante anche la proposta che allarga la platea dei precoci a tutti coloro che hanno 41 anni di contributi e un anno versato prima dei 19 anni di età, eliminando quindi l’obbligo di appartenere a categorie specifiche di lavoratori (oggi bisogna essere disoccupati, caregiver, disabili almeno al 74%, oppure addetti a mansioni gravose).
Sul riscatto di laurea agevolato, si propone l’estensione a tutti i lavoratori privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 o con età massima 50 anni. Chiesto anche un ampliamento delle pace contributiva a coloro che hanno contributi anteriori al 1996.