L’apporto della tecnologia rende il lavoro più facile e soddisfacente. Ad illustrare la situazione e lo scenario futuro è la ricerca condotta da Business International in collaborazione con Osservatorio Imprese Lavoro INAZ, dal titolo The future of HR in the digital era.
Il 38% degli intervistati prevede di introdurre lo smart working in azienda, il 31% pensa di migliorare l’offerta del welfare aziendale, anche attraverso formazione continua e pacchetti personalizzati, l’80,77% mette la digitalizzazione fra le priorità dell’azienda.
Una consapevolezza diffusa quindi, che mette in risalto la volontà di svecchiare le formule aziendali, ripensandole in chiave tecnologica. Linda Gilli, presidente e amministratore delegato di INAZ, mette in evidenza la necessità di puntare alla digitalizzazione per rilanciare il Paese, che arranca dietro gli altri stati europei.
Le imprese sono chiamate a costruire una realtà dove il tempo viene impiegato meglio, si lavora meglio e si sta meglio. Si tratta del punto finale di un percorso dove il digitale è un fattore abilitante, ma al centro c’è il fattore umano.
=> Migliorare l'efficacia in azienda con la tecnologia
Tecnologia sì ma anche il ruolo delle singole persone è importante, il digitale deve fare da supporto e non schiacciare i lavoratori, aiutandoli a migliorare le prestazioni e a vivere meglio il proprio lavoro.
Le imprese manifestano una forte voglia di guardare al futuro. È il digitale infatti a rendere possibili tutte le iniziative sulle quali oggi ci si concentra in ambito HR per lavorare meglio, in modo più produttivo e con modalità di organizzazione che rispondono alle sfide di oggi.