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Reddito di Cittadinanza, online il portale del Governo

di Barbara Weisz

4 Febbraio 2019 16:09

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Online il portale del Governo dedicato al Reddito di Cittadinanza, domande anche online dal 6 marzo, presentata anche la card.

Online il sito ufficiale per richiedere via web il Reddito di Cittadinanza. Raggiungibile all’indirizzo www.redditodicittadinanza.gov.it, al momento funge da portale informativo, ma dal 6 marzo sarà attivata la procedura per presentare la domanda vera e propria. Il Governo ha anche presentato la card sulla quale verrà versato il beneficio, preannunciando a breve una guida INPS in forma di FAQ.

Il sito contiene tutte le informazioni necessarie per richiedere il RdC. Ci sono schede che riassumono in modo molto schematico che cos’è il reddito di cittadinanza, come si calcola, quali requisiti bisogna avere per ottenerlo e un video esplicativo. Ecco la sintesi del suo contenuto:

  • Domanda: si può presentare dal 6 marzo, con prima decorrenza utile relativa alla mensilità di aprile.
  • Beneficio: il sussidio economico varia in base a reddito, spese per affitto o mutuo e composizione del familiare.
  • Beneficiari: possono richiederlo cittadini italiani, europei, lungo soggiornanti, residenti in Italia da almeno dieci anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo.
  • Nucleo familiare: nessuno dei componenti deve aver lasciato il lavoro a seguito di dimissioni volontarie nei dodici mesi precedenti la domanda.
  • Requisiti standard: ISEE aggiornato inferiore a 9.360 euro annui, patrimonio immobiliare (esclusa prima casa) non superiore a 30.000 euro e patrimonio finanziario inferiore a 6.000 euro. Il limite cambia se il nucleo familiare è numeroso o conta persone con disabilità.

=> Reddito di Cittadinanza: revoca, tagli e reclusione

Come si richiede il RdC

  • Si può presentare domanda dal 6 marzo direttamente online sul sito Redditodicittadinanza, presso gli Uffici Postali o, presso i CAF, muniti di ISEE in corso di validità. Per maturare il contributo già dal mese di aprile, si può fare domanda fino al 31 marzo.
  • Se si sceglie di inoltrare l’istanza online, bisogna avere delle credenziali SPID, ossia essere titolari di una Identità Digitale attivata presso il Sistema Pubblico di Identità Digitale. Per ottenerle, ci si deve rivolgere ad uno degli Identity Provider accreditati presso l’AGID.
  • La richiesta di RdC sarà valutata dall’INPS, che verificherà i requisiti dichiarati. Se la domanda è accettata, si riceve comunicazione a fine aprile, in cui si indica quando e in quale ufficio postale ritirare la carta del Reddito di Cittadinanza, sulla quale sono caricati mensilmente i ratei del sussidio.
  • Dopo l’accettazione, inoltre, si viene contattati dai Centri per l’Impiego o dal Comune, per avviare un percorso di formazione e inserimento lavorativo, oppure un programma di inclusione attiva.

Dunque, chi presenta domanda dal 6 al 31 marzo può sperare di ottenere la prestazione già dalla mensilità di aprile (nel video, tuttavia, si parla di “comunicazione a fine aprile”). I tempi tecnici sono infatti brevi: le verifiche INPS possono durare al massimo 5 giorni. Poi, entro 30 giorni si ricevono le convocazioni per la sottoscrizione del patto per il lavoro.

Interessante la parte del portale che indica quali sono le pratiche che è possibile iniziare a fare prima del 6 marzo, per portarsi avanti e arrivare alla prima scadenza utile già pronti per presentare la domanda.

Il primo consiglio è quello di presentare fin da subito la DSU (dichiarazione sostitutiva unica) per ottenere l’ISEE. L’indicatore della situazione economica equivalente è infatti necessario per stabilire il diritto al reddito di cittadinanza. Altro adempimento che è possibile effettuare prima del 6 marzo, la richiesta delle credenziali SPID, che bisogna utilizzare in caso di domanda online.

=> Trovare lavoro con il Reddito di Cittadinanza

Segnaliamo infine che il portale contiene anche informazioni su come funzionano il patto per il lavoro e il patto per l’inclusione sociale. Inoltre, c’è una pagina dedicata alle agevolazioni per le imprese che assumono i percettori del RdC e agli enti di formazione e agli incentivi all’autoimpiego.