Moduli di domanda, istituzione delle piattaforme digitali, decreti attuativi per stabilire le modalità di erogazione, predisposizione delle tessere: sono numerosi gli adempimenti necessari per far partire il reddito di cittadinanza, entro il prossimo primo aprile 2019, istituito dalla Legge di Bilancio e regolamentato dal dl 4/2019, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 28 gennaio.
La norma attuativa è in vigore dal 29 gennaio, data in cui parte la macchina operativa, che nel caso specifico è particolarmente complessa.
Come fare domanda
Il reddito di cittadinanza viene erogato a partire dal mese successivo a quello della domanda, quindi chi vuole incassarlo da aprile dovrà presentare la richiesta nel prossimo mese di marzo. Per la precisione, il RdC va richiesto dopo il quinto giorno di ciascun mese: quindi, le prime domande potranno essere presentate dal 6 marzo.
La domanda si presenta all‘INPS (direttamente per via telematica oppure rivolgendosi ai CAF), che deve predisporre i moduli nei prossimi 30 giorni. Il modulo di domanda rimanderà alla dichiarazione sostitutiva unica valida ai fini ISEE: come è noto, fra i requisiti fondamentali per avere diritto al RdC c’è un ISEE non superiore a 9.360 euro.
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Dopo la presentazione della domanda, l’INPS ha 5 giorni di tempo per verificare la presenza dei requisiti.
La tessera RdC
In caso di esito positivo, viene emessa la carta RdC, che si ritira negli uffici postali. Entro il mese di aprile devono entrare in funzione le due piattaforme telematiche che servono per gestire il patto per il lavoro. Una viene istituita presso l’ANPAL per coordinare le attività dei centri per l’impiego, l’altra presso il ministero del lavoro per il coordinamento dei Comuni.
Come si legge nel testo del decreto:
Le piattaforme rappresentano strumenti di condivisione delle informazioni sia tra le amministrazioni centrali e i servizi territoriali sia, nell’ambito dei servizi territoriali, tra i centri per l’impiego e i servizi sociali. A tal fine è predisposto un piano tecnico di attivazione e interoperabilità delle piattaforme da adottarsi con provvedimento congiunto dell’ANPAL e del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Durata del sussidio
Il reddito di cittadinanza viene percepito per tutto il periodo durante il quale sussistono i requisito, fino a un massimo di 18 mesi continuativi. Può essere rinnovato, con una pausa di un mese prima di ciascun rinnovo.
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Nei prossimi mesi si attendono anche i numerosi decreti attuativi (fra gli altri, il ministero del Lavoro deve fissare i criteri per l’erogazione) e soprattutto le operazioni di preparazione dei centri per l’impiego, ad esempio con l’assunzione dei 6mila navigator che assisteranno i percettori di rdc nel percorso di riqualificazione professionale e ricerca di lavoro.