Pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto che contiene le norme su riforma pensioni e reddito di cittadinanza, dopo la firma del provvedimento da parte del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Con la pubblicazione del testo (Gazzetta Ufficiale n.23 del 28 gennaio 2019) è scattata l’entrata in vigore del decreto. Ora, inizia l’iter parlamentare per la legge di conversione, che potrà eventualmente essere modificata da Camera e Senato.
Ricordiamo in estrema sintesi le principali norme contenute nel decreto legge:
- reddito di cittadinanza:può raggiungere i 780 euro al mese per un single che vive in affitto, e i 1330 euro per un nucleo familiare composta da quattro persone maggiorenni. Per averne diritto bisogna rispettare una serie di requisito, fra cui un Isee pari al massimo a 9mila 360 euro annui, e firmare un patto per il lavoro o, in alcuni casi un patto per l’inclusione sociale.
- Quota 100: per tre anni, dal 2019 al 2021, si può andare in pensione con 62 anni di età e 38 anni di contributi.
- Pensione anticipata senza scatti aspettative di vita: il requisito resta a 42 anni e dieci mesi per gli uomini e 41 anni e dieci mesi per le donne. Introdotta però una finestra trimestrale fra maturazione del diritto e decorrenza pensione.
- Opzione Donna: ampliata la platea alle lavoratrici nate nel 1959 e 1960. Bisogna avere almeno 35 anni di contributi, e 58 o 59 anni di età, rispettivamente per dipendenti e autonome.
- Lavoratori precoci: anche in questo caso, niente aumenti aspettative di vita fino al 2026, ma nuova finestra trimestrale. Il requisito resta quindi a 41 anni di contributi (non sale a 41 anni e cinque mesi, come precedentemente previsto).
- Ape sociale: proroga per tutto il 2019 dell’anticipo previdenziale riservato a lavoratori con almeno 63 annidi età che appartengono a una delle quattro categorie previste: disoccupati, caregiver, lavoratori con disabilità almneo al 74%, addetti a mansioni gravose.
- Riscatto laurea agevolato con sconto, e nuova possibilità di valorizzare fino a cinque anni di contributi non versati (pace contributiva).
- Scivolo quota 100: sostegno al reddito, a carico dei fondi bilateriali, per lavotratori che sono al massimo a tre anni dalla pensione.
- Anticipo TFS per gli statali che vanno in pensione.