Il Reddito di Cittadinanza si potrà chiedere direttamente alle Poste ma anche online oppure tramite CAF, un sito web apposito aiuterà i cittadini a raccogliere i documenti necessari per ottenere la prestazione, che sarà poi erogata tramite una carta prepagata di Poste Italiane, ma il credito non speso nel corso nel mese non potrà essere accumulato nei mesi successivi (si perde).
Funziona così la parte di sussidio dell reddito di cittadinanza, in base a quanto previsto dal decreto legge appena approvato e dalle anticipazioni del vicepremier Luigi di Maio:
per febbraio saremo pronti a pubblicare il sito internet che dirà quali documenti sono da preparare e poi il sito da marzo sarà attivo per recepire la documentazione.
=> Reddito di cittadinanza, i calcoli caso per caso
Come si spende il sussidio
Una novità importante riguarda il modo in cui si può utilizzare il reddito di cittadinanza. Come ampiamente previsto, non si possono spendere i soldi per spese inadeguate (la prepagata, ad esempio, non è abilitata al gioco d’azzardo) ed inoltre c’è un limite al prelievo, pari a 100 euro mese. Nè è possibile “fare salvadanaio”. Quel che non viene speso si perde.
Non solo: Di Maio ha spiegato che, in questo caso, la somma si sottrae al versamento nel mese successivo. Quindi, ad esempio se un beneficiario che ha diritto a 780 euro spende solo 700 euro, e gli restano quindi 80 euro, il mese successivo riceverà solo 700 euro.
Come fare domanda di RdC
In base alle tempistiche annunciate dal Governo, il reddito di cittadinanza partirà dal prossimo mese di aprile 2019.
La modalità telematica non sarà l’unica prevista, questo per consentire anche a coloro che non hanno dimestichezza con gli strumenti digitali di inoltrare agevolmente la domanda. Sarà possibile rivolgersi direttamente agli uffici postali, oppure ai CAF (centri di assistenza fiscale).
Dopodiché l’Inps verifica e il reddito sarà erogato con una normalissima carta elettronica di Poste italiane.
L’INPS effettua le verifiche del caso entro cinque giorni lavorativi (sulla base dei dati forniti con la prestazione della domanda e di quelli presenti nei propri archivi e in quelli delle amministrazioni collegate). In caso di risposta positiva, il beneficiario viene contattato dai centri per l’impiego e iniziano le procedure relative al patto per il lavoro.
=> Guida al Reddito di Cittadinanza
Il reddito di cittadinanza è condizionato all’accettazione di un percorso di reinserimento lavorativo che prevede, fra le altre cose, l’obbligo di accettare almeno una di tre offerte congrue nei primi 12 mesi, e la prima offerta congrua dopo i primi 12 mesi. Fra i criteri di congruità, la distanza da casa: la prima offerta è congrua se la distanza da casa è inferiore ai 100 km (o 100 minuti di percorrenza), la seconda entro 250 km, la terza su tutto il territorio nazionale (250 km per famiglie con disabili).
Dopo i primi 12 mesi, l’offerta può essere entro 250 km per le prime due, in tutta Italia per la terza (250 km per famiglie con disabili).
Dopo 18 mesi il RdC può essere rinnovato se ci sono ancora tutti i requisiti del caso. Da quel momento, l’offerta congrua ha come limite i 250 km per tutte e tre le offerte in caso si nuclei familiari con disabili. Diversamente, il perimetro quello nazionale.