Conto alla rovescia verso l’approvazione del decreto che contiene il reddito di cittadinanza e la quota 100. I condizionali sono d’obbligo, visto che ci sono già stati slittamenti ma, in base alle anticipazioni e alle dichiarazioni di rappresentanti del Governo, il provvedimento è previsto in Consiglio di ministri in settimana (si parla di giovedì 17 gennaio).
Diversi i punti su cui, sembra, i tecnici sono ancora al lavoro. Sul fronte del reddito di cittadinanza, allo studio c’è una nuova misura, non prevista dal testo originario delle bozze fino ad ora circolate, a favore dei disabili.
In particolare, è previsto che venga riconosciuto il sussidio senza patto per il lavoro ai disabili che rientrano nei requisiti di reddito previsti (ISEE fino a 9mila 360 euro). Si tratta di una platea di 260mila persone, che quindi avranno accesso alla prestazione senza l’obbligo di un percorso di reinserimento lavorativo.
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In parole semplici, coloro che percepiscono trattamenti legati all’invalidità, vedranno l’assegno aumentare fino a 780 euro al mese, senza bisogno di dover rispettare tutti i paletti relativi alla ricerca di lavoro e, par di capire, anche al patto per l’inclusione sociale.
In vista, sembra ci siano anche altre agevolazioni per i nuclei familiari in cui sono presenti disabili: in particolare, vincoli meno stringenti per chi ha figli disabili. In questi casi, non ci sarebbe l’obbligo di accettare offerte di lavoro che si trovi a più di 250 km da casa, e ci sarebbe anche paletti più flessibili in materia di vincoli finanziari.
Si tratta, in ogni caso, di anticipazioni. E’ importante tener presente che le regole precise si potranno conoscere solo nel momento in cui ci sarà il testo del decreto.