Tratto dallo speciale:

Pensione esentasse al Sud: la proposta

di Anna Fabi

Pubblicato 3 Settembre 2018
Aggiornato 26 Settembre 2018 14:42

logo PMI+ logo PMI+
Proposta Brambilla (Lega): detassare le pensioni di chi si trasferisce al Sud, per contrastare il fenomeno dei pensionati all'estero e ripopolare il Mezzogiorno.

Tra le principali promesse del contratto di governo Lega-M5S c’è quello di mettere mano alla Riforma delle Pensioni Fornero per garantire maggiore equità e flessibilità di uscita dal mondo del lavoro. Oltre al probabile taglio delle pensioni d’oro, per il quale si sta battendo il Movimento 5 Stelle, tra le varie proposte sul piatto vi sarebbe quella della Lega che prevede un’esenzione fiscale totale sulla pensione per 10 anni per chi si trasferisce nel Meridione.

Requisiti

Più in particolare, gli sgravi fiscali sarebbero riservati ai pensionati che si trasferiranno la propria residenza fiscale in Sardegna, Sicilia e Calabria, vivendovi per almeno 6 mesi l’anno, con l’obiettivo di favorire la ripresa in zone afflitte dallo spopolamento e di contrastare il fenomeno dei pensionati che si recano all’estero – ad esempio in Portogallo, Canarie, Germania, Gran Bretagna e Svezia – per beneficiare dei trattamenti di favore offerti a chi vi si trasferisca per la maggior parte dell’anno.

Come requisito viene inoltre richiesto il trasferimento in uno dei Comuni di queste Regioni che presenti le seguenti caratteristiche:

  • meno di 4mila abitanti ed uno spopolamento del 20% nel corso degli ultimi dieci anni;
  • aver attivato una serie di servizi ritenuti imprescindibili come la raccolta differenziata e un livello sanitario con una qualità paragonabile a quelli di Emilia Romagna, Veneto e Lombardia.

Rivelando i propri piani, Alberto Brambilla, consigliere di Matteo Salvini e ideatore del progetto, sottolinea:

Calcoliamo in 600mila le presenze aggiuntive in 3-4 anni nelle tre regioni per effetto dello sgravio. E un impatto quasi di uno a uno sull’occupazione locale.