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Quattordicesima pensione fino a settembre

di Anna Fabi

23 Luglio 2018 16:01

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I pensionati che hanno presentato tardivamente le dichiarazioni dei redditi e rientrano nei requisiti per la 14esima riceveranno la mensilità in settembre: come funziona la liquidazione d'ufficio.

Nei prossimi giorni, a 48mila pensionati italiani arriverà una comunicazione INPS sul pagamento della 14esima mensilità che arriverà nel mese di settembre: l’istituto di previdenza ha già liquidato in luglio la somma aggiuntiva a 3 milioni e 280mila pensionati, e si prepara invece a pagare in settembre coloro che hanno presentato in ritardo la dichiarazione dei redditi.

La 14esima viene versata d’ufficio a tutti i coloro che possiedono i requisiti richiesti, ovvero almeno 64 anni di età un reddito annuo superiore a 1,5 volte il minimo (circa 760 euro al mese), per il trattamento pieno, oppure fino a 2 volte il minimo (1010 euro), con una somma che scende in rapporto all’imponibile.

L’importo della 14esima va da 437 a 655 euro per chi ha un reddito fino a 1,5 volte il minimo, e fra 336 e 504 euro per chi è fra 1,5 e 2 volte il minimo.

L’INPS ha promosso nei mesi scorsi una campagna di sollecito per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi che ha consentito di avere i dati necessari per identificare nuovi aventi diritto alla 14esima.

Sono questi i pensionati che riceveranno l’assegno in settembre e ai quali stanno arrivando in questi giorni le relative comunicazioni. Nel caso in cui ci siano persone che rientrano nei requisiti sopra esposti e che non sono stati inseriti in questa nuova tornata di pagamenti, l’INPS sollecita a presentare domanda di ricostituzione.

Ricordiamo in estrema sintesi che la manovra di Bilancio 2017 ha non solo ampliato la platea degli aventi diritto alla 14esima, fino appunto a 2 volte il minimo, ma anche aumentato l’importo del trattamento (che cambia anche in base agli anni di contributi versati).