La Regione Lazio prosegue la corsa verso il varo della legge locale che tutela i lavoratori che operano attraverso piattaforme digitali. Dopo l’approvazione del testo da parte della Giunta è la volta del Consiglio regionale, chiamato a discutere e convalidare la legge che riguarda i riders ma anche altre categorie di operatori che si interfacciano con le risorse della Rete.
Il 14 giugno si è anche conclusa la consultazione pubblica online volta a raccogliere proposte e contributi sul testo di legge. L’iter prevede ora l’organizzazione di tavoli di confronto con le parti sociali e tutti gli attori interessati.
Siamo molto contenti che una nostra suggestione lanciata agli inizi di maggio abbia trovato riscontro a livello di governo – ha affermato Nicola Zingaretti. – Questo è un testo di legge che ha gettato un sasso nello stagno. Questa legge non si fonda sull’idea del lavoro subordinato. Siamo contenti, invece, che la nostra idea sia stata presa seriamente a livello nazionale.
La normativa locale prevede anche la creazione del Portale del lavoro digitale composto dall’Anagrafe regionale e dal Registro regionale delle piattaforme digitali, risorse a cui potranno accedere sia i lavoratori sia le stesse piattaforme per beneficiare delle forme di tutela integrative finanziate grazie allo stanziamento di 2 milioni di euro.