I lavoratori addetti a mansioni gravose o usuranti possono presentare la domanda per non applicare l’aumento di cinque mesi di aspettative di vita 2019 per andare in pensione.
Il decreto del ministero del Lavoro 18 aprile 2018 che sblocca la procedura è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 12 giugno. Riguarda l’applicazione delle misure inserite nella Legge di Bilancio 2018 (comma 147 legge 205/2017).
In pratica, non applicano i cinque mesi in più gli addetti alle 15 mansioni gravose inserite nell’allegato B della manovra che abbiano almeno 30 anni di contributi versati, e coloro che svolgono lavori usuranti.
Per quanto riguarda le mansioni gravose, devono essere svolte da almeno 7 anni negli ultimi 10, e appartenere alle seguenti categorie:
- operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici,
- conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni,
- conciatori di pelli e di pellicce,
- conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante,
- conduttori di mezzi pesanti e camion,
- personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni,
- addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza,
- insegnanti della scuola dell’infanzia e educatori degli asili nido
- facchini, addetti allo spostamento merci e assimilati
- personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia
- operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti
- operai dell’agricoltura, della zootecnia e della pesca
- pescatori della pesca costiera, in acque interne, in alto mare, dipendenti o soci di cooperative
- lavoratori del settore siderurgico di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature non gia’ ricompresi nella normativa del decreto legislativo n. 67 del 2011 Q.
- marittimi imbarcati a bordo e personale viaggiante dei trasporti marini e in acque interne.
I lavori usuranti sono quelli previsti dal Dlgs 67/2011 (catena di montaggio, turni notturni, conducenti di veicoli pesanti), e devono essere stati svolti per almeno sette anni negli ultimi dieci o per la metà della vita lavorativa. Anche in questo caso, ci vogliono i 30 anni di contributi.
La domanda si presenta all’INPS, in via telematica, utilizzando l’apposito modello, corredata dalla dichiarazione del datore di lavoro sui periodi di svolgimento dei lavori gravosi resi alle proprie dipendenze, contratto collettivo applicato, livello di inquadramento, mansioni svolte, codice professionale ISTAT.