Nel progetto di Riforma Pensioni del governo Conte, una delle misure che si sta valutando di attuare è quella della pensione di cittadinanza per gli assegni sotto i 780 euro mensili.
Una novità di rilievo che rappresenta un cambiamento importante nel sistema previdenziale italiano, ritenuto necessario per consentire a tutti, al momento del ritiro dal mondo di lavoro, di ottenere un’entrata complessiva tale da vivere in modo dignitoso.
Pensione di cittadinanza
Ad essere oggetto di integrazione saranno dunque gli assegni inferiori ai 780 euro mensili, in linea con i parametri previsti per il reddito di cittadinanza e indicati come la soglia di povertà individuata dall’ISTAT.
Tale soglia di 780 euro mensili va considerata per singola persona, l’importo va parametrato sulla base della scala OCSE per nuclei familiari più numerosi (1170 euro se si tratta di una coppia).
Molto probabilmente alla persona destinataria dell’agevolazione sarà richiesto di rientrare in un determinato limite di reddito e patrimonio, certificati dall’ISEE, tale da farlo trovare in una condizione di povertà.
Attualmente, secondo le Statistiche in Breve dell’INPS di marzo 2018, il 62,2% delle pensioni ha un importo inferiore a 750 euro. Percentuale che per le donne raggiunge il 75,5%.
Delle 11.117.947 pensioni con importo inferiore a 750 euro, solo il 44,3% (4.930.423) beneficia di prestazioni legate a requisiti reddituali bassi, quali integrazione al minimo, maggiorazioni sociali, pensioni e assegni sociali e pensioni di invalidità civile.
Finanziamenti europei
Le risorse necessarie a finanziare la pensione di cittadinanza dovrebbero essere attinte dal Fondo Sociale Europeo (FSE), applicando il provvedimento A8-0292/2017 approvato dal Parlamento europeo che garantirebbe l’utilizzo del 20% della dotazione complessiva.
Per attuare le due misure – pensione e reddito di cittadinanza – andrà tuttavia avviato un dialogo con le sedi comunitarie.
Per capire meglio come funzionerà la pensione di cittadinanza sarà quindi necessario attendere che venga elaborato il testo normativo.