La Regione Lazio ha dato il via alla consultazione pubblica mirata a definire il “Foglio dei diritti primari del lavoro digitale”, un documento che definirà standard e linee guida condivise per tutelare i lavoratori che operano attraverso le piattaforme digitali.
Attraverso una sezione del portale web della Regione, infatti dal 25 maggio fino al 14 giugno tutti potranno dare il loro contributo in merito ai contenuti del documento: sono chiamati a partecipare cittadini, organizzazioni, imprese attive nella Gig Ecomomy, sindacati, forze politiche, studiosi.
In particolare, i punti chiave da definire nero su bianco attraverso una legge ad hoc riguardano:
- salute e sicurezza sul lavoro;
- salario minimo garantito con contrattazione;
- indennità per particolari giorni dell’anno, orari o condizioni di lavoro;
- trasparenza nell’uso e nel funzionamento degli algoritmi che regolano turni, retribuzioni e premialità;
- diritto a informazioni chiare sulle condizioni contrattuali.
Come promesso, continuiamo con determinazione a costruire le basi per arrivare a una legge regionale a tutela dei lavoratori digitali. In questi ultimi giorni abbiamo incontrato per discutere di questo tema i rappresentanti di forze sociali, associazioni e società che operano in questo campo. Ora la consultazione via web è una delle tappe intermedie e fondamentali per arrivare all’obiettivo della legge. Lo ribadisco: più innovazione vuol dire anche nuovi diritti – sottolinea il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – Vi sono sicuramente alcuni diritti che consideriamo imprescindibili, altri elementi potranno emergere grazie ai contributi che ci arriveranno. Procediamo nella consapevolezza di fare qualcosa di utile per i lavoratori del Lazio e anche dell’Italia.
Come partecipare
Per partecipare alla consultazione pubblica è necessario accedere al sito della Regione Lazio, scaricare il documento che illustra la visione dell’Amministrazione locale riguardo il lavoro digitale, registrarsi alla piattaforma per lasciare il proprio pensiero.
