INPS e Ministero del Lavoro fanno il punto sul primo trimestre di applicazione del reddito di inclusione (ReI), che ha raggiunto il 50% del platea obiettivo: oltre 300mila i destinatari, per un importo medio di 297 euro al mese, mentre in tutto sono quasi 900mila i percettori di sussidi di contrasto alla povertà, calcolando anche le agevolazioni previste dalle misure regionali. «Possiamo dire che in Italia un reddito minimo c’è» sottolinea Tito Boeri, presidente INPS, «un risultato importante».
I numeri precisi: fra ReI (316mila persone in 110mila famiglie) , SIA (47.868 persone in 119mila famiglie) e strumenti locali, ci sono 251mila famiglie che ricevono un sussidio al reddito.
Attenzione: dal luglio 2018 per il requisito ReI si applicheranno solo i criteri economici e non saranno più necessari ulteriori requisiti familiari oggi previsti. Risultato: «la platea interessata da luglio salirà a 2,5 milioni di persone e 700mila famiglie», spiega Boeri.
Dal luglio il ReI diventa infatti uno strumento universale, a cui avranno accesso tutti i contribuenti entro le soglie di reddito previste (6mila euro di ISEE , 3mila euro di ISR, paletti sul patrimonio), senza più la necessità di un disabile, donna in gravidanza minore o disoccupato over 55 in famiglia.
Ad oggi, la platea ReI è formata in gran parte da single con più di 55 anni (nel 23% dei casi va a nuclei familiari mono-componente, over 55 disoccupati. Sommando i diversi sussidi anti povertà, invece, il 73% dei nuclei è una famiglia con almeno tre componenti, mentre l’11% è un single.
Ricordiamo che l’importo del ReI cambia in funzione della composizione del nucleo familiare, con la seguente progressione:
Nucleo familiare | ReI mensile |
una persona | 187,50 euro |
due persone | 294,38 euro |
tre persone | 382,50 euro |
quattro persone | 461,25 euro |
cinque persone | 534,38 euro |
sei persone | 539,82 euro |
Altro dato che emerge dal report INPS: in sette casi su dieci il Rei è destinato al Mezzogiorno. Il 76% delle erogazioni va al Sud, soprattutto in Campania, Calabria e Sicilia. Nelle regioni del Sud è anche più alto l’importo medio.