Per utilizzare i due bonus assunzioni giovani destinati ai Neet e al Sud non è sempre necessario il requisito dell’incremento occupazionale, nel senso che la nuova assunzione, per usufruire del beneficio contributivo, non deve necessariamente aumentare la forza occupazionale dell’azienda. Se però viene superata la soglia degli aiuti de minimis, il discorso cambia.
IE’ una delle precisazioni contenute nelle FAQche i consulenti del Lavoro dedicato ai due benefici fiscali previsti dalla Legge di Bilancio 2018 per le assunzioni di giovani Neet, che non studiano e non lavorano, oppure impiegati nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).
In pratica, contrariamente a quanto previsto per la fruizione di altri benefici fiscali sulle assunzioni, in questo caso non è prevista l’incentivazione dell’occupazione incrementale, ma di tutte le assunzioni di giovani con le caratteristiche previste dai due provvedimenti. Se però le assunzioni incentivate superano le soglie previste per gli aiuti de minimis, ovvero 100mila euro per il settore del trasporto merci e 200mila euro per gli altri settori, nel corso di tre anni, allora il beneficio fiscale si può utilizzare solo se l’assunzione comporta anche un incremento occupazionale.
La misurazione dell’incremento avverrà prima presuntivamente rispetto all’anno precedente e poi, mese per mese, a consuntivo, in modo da consolidare l’effettiva spettanza mensile dell’incentivo. Se l’impresa riduce l’organico nel periodo agevolato, per motivi economici, questo influisce sul mancato incremento occupazionale.
Il beneficio per l’occupazione nel Mezzogiorno è introdotto, per il 2018, dal comma 893 della legge 205/2017: prevede uno sgravio contributivo al 100% per l’assunzione di giovani fino a 35 anni, oppure over35 se disoccupati da almeno sei mesi, in tutti i casi da occupare presso sedi di lavoro localizzate in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
L’incentivo occupazione Neet, invece, è regolamentato dal decreto Anpal 3/2018: è sempre un esonero contributivo al 100% ma è destinato ai datori di lavoro privati che assumono giovani dai 16 ai 29 anni di età iscritti a Garanzia Giovani.
Ricordiamo che la Legge di Stabilità 2018 ha previsto un altro incentivo contributivo al 100% per l’assunzione di giovani, rivolto ai datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato studenti che hanno svolto attività di alternanza scuola lavoro o periodi di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore, il certificato di specializzazione tecnica superiore o periodi di apprendistato in alta formazione.
Anche in questi casi, non ci sono norme che richiamino la necessità dell’incremento occupazionale. E’ invece escluso dall’incentivo il datore di lavoro che ha in atto processi di riorganizzazione aziendale. La regolamentazione è contenuta nella circolare INPS 40/2018.